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Catania, Marcolin farà pure lo... psicologo

In programma la ripresa degli allenamenti a Torre del Grifo, dopo una settimana di riposo col nuovo tecnico chiamato a lavorare sulla testa dei giocatori

CATANIA. Sarà oggi la prima volta da allenatore del Catania di Dario Marcolin, dopo la precedente esperienza da “secondo” di Sinisa Mihajlovic, nella stagione 2009-10.
La ripresa degli allenamenti a Torre del grifo, dopo una settimana di riposo per tutti, era stata fissata da tempo e, non a caso, il primo allenamento del nuovo anno coincide con la presenza di un nuovo tecnico alla guida della squadra rossazzurra, dopo la deludente esperienza di Maurizio Pellegrino, prima ad avvio di stagione, e poi richiamato d’urgenza, dopo le dimissioni di Peppe Sannino alla vigilia della partita contro il Brescia.

Marcolin per prima cosa dovrà certamente tastare il polso della situazione, sia per quanto riguarda l’aspetto psicologico della squadra, sia per quello atletico, prima ancora che tattico. Il Catania, infatti, non sembra aver ancora superato la crisi di adattamento alla serie B, un campionato molto più atletico che tecnico, dove le capacità di corsa e di resistenza diventato addirittura più importanti delle qualità individuali e collettive. Niente fioretto, insomma, ma si va avanti a colpi di sciabola. A giudicare dai colpetti di tacco e dalle troppe giocate fini a se stesse gli atleti etnei non sembrano ancora, alla fine del girone d’andata, essere stati capaci di calarsi in una realtà diversa e difficile.

C’è poi, l’aspetto atletico che si riflette sulle condizioni di salute di molti atleti fin dall’inizio della stagione, una media di dieci calciatori stabilmente fuori organico per le precarie condizioni fisiche provocate da infortuni muscolari da stress e non da trauma, quindi.

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