Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

"Emporio" della cocaina scoperto a Catania

Un giovane militare da poco in forza alla squadra «Lupi» si è presentato come aquirente, riuscendo a superare lo sbarramento delle telecamere in via del Velo

CATANIA. Carabiniere si spaccia per cliente e risce ad avere accesso nell’abitazione dei pusher in via del Velo. Loro ci cascano e scattano tre arresti. La squadra «Lupi» del Nucleo investigativo ha messo a segno tre colpi. Arrestati Salvatore Barone, 44 anni, Luca Sorrenti, 34 anni, Salvatore Fraschilla, 26 anni. I tre sono siniti in carcere con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso e detenzione illegale di munizioni. Da qualche giorno i «Lupi» avevano raccolto informazioni su un piccola centrale dello spaccio allestita a San Cristoforo per cui erano scattati una serie di servizi di appostamento nei pressi dell'abitazione.

Tale verifica è servita ai militari dell’Arma per comprendere il meccanismo di contatto tra i venditori e gli acquirenti. Il cliente suona al citofono, nel frattempo viene videosorvegliato da un sistema a circuito chiuso. Una volta autorizzato viene fatto entrare all'interno di un cortile, dove lo spacciatore «brevi manu» effettua lo scambio droga-denaro. Per accedere nel «fortino» i carabinieri si inventano uno stratagemma mandando al campanello un giovane «lupo» non conosciuto. L’esca funzione e i pesci abboccano all’amo. Il carabinieri-acquirente, entra e alla richiesta: «Cosa hai di buono?», il pusher risponde: «Cocaina». A questo punto il carabiniere si fa riconoscere ed fa scattare il dispositivo esterno, che irrompe nella casa precedentemente monitorata, dove si trovano altri due soggetti intenti a confezionare lo stupefacente per venderlo.

ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia