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Catania, polemiche su tagli e partecipate: "Basta perdite di tempo"

CATANIA. Il tempo delle elaborazioni culturali sulla sorte delle aziende partecipate è finito. L’amministrazione Bianco non può più tergiversare». Sebastiano Arcidiacono, esponente di maggioranza e vicepresidente del Consiglio comunale, spedisce un «sollecito» a sindaco e giunta. Il primo destinatario, però, è Giuseppe Girlando che ha le deleghe a Bilancio e, appunto, Partecipate: «L’assessore — afferma il leader consiliare di Articolo 4, già componente della giunta Stancanelli — ha riferito in commissione Finanze che si temono tagli per 6 o addirittura 9 milioni di euro. Impossibile affrontarli, senza contestualmente procedere alla riorganizzazione delle società cittadine. S’è perso sinora almeno un anno e mezzo, anche a causa delle normative nazionali che sono continuamente cambiate. Adesso, il quadro è chiaro e bisogna intervenire. Insomma, non si può andare avanti per proroghe come avviene con il contratto di servizi che lega il Comune a Sostare e Multiservizi ma è scaduto nel settembre di due anni fa!».

Aspettando il Consiglio straordinario di lunedì, convocato su proposta dell’Associazione Comuni per discutere della «emergenza-Bilancio», Sebastiano Arcidiacono avverte: «In questi due mesi, mi aspetto che l’amministrazione faccia scelte difficili e importanti». Quindi, spiega: «L’assessore ha annunciato che, entro marzo, il preventivo 2015 sarà in Aula. Ciò significa che, alla fine di questo mese, sarà approvato in Giunta. Credo proprio che sarà così e non soltanto per un’esigenza di rispetto dei termini di legge, più volte richiamati anche da noi in passato. Non avere il bilancio, infatti, imporrebbe di spendere per dodicesimi sulla base del conto di previsione dell’anno precedente, ma ciò significherebbe sforare perchè non si terrebbero in considerazione le minori entrate». «Le riduzioni dei trasferimenti — continua il vicepresidente — sono ormai, purtroppo, certe. Meno soldi dallo Stato, come dalla Regione che si rivarrà su di noi per i tagli statali a suo carico. Ecco perchè dico che la spending review al Comune è inevitabile e dovrà riguardare le partecipate. L’amministrazione finora qualcosa ha certamente fatto, anche se le vicende dei concorsi per direttore alla Sostare e per addetto stampa all’Amt non mi pare che vadano in questo senso».

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