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Duplice omicidio, condannato un uomo per "lupara bianca" a Catania

Il duplice omicidio, ancora senza cadaveri, sarebbe avvenuto al culmine di una lite durante un 'chiarimento' per problemi economici

CATANIA. Rosario Grasso, 53 anni, è stato condannato a 29 anni di reclusione dalla Corte d'assise di Catania per un duplice caso di 'lupara bianca': la scomparsa di Giuseppe Spampinato, 40 anni, carpentiere, e di Francesco Grasso, 34, camionista. I due uomini, di cui non si hanno più notizie dal 21 febbraio del 2011, ritenuti esponenti dal clan Laudani, sarebbero stati uccisi in un agriturismo della zona, l'Akis, e i corpi poi portati in un altro luogo.

I giudici hanno escluso per l'imputato, per cui il Pm Pasquale Pacifico aveva chiesto la condanna all'ergastolo, sia l'aggravante mafiosa che la premeditazione. Il duplice omicidio, ancora senza cadaveri, sarebbe avvenuto al culmine di una lite durante un 'chiarimento' per problemi economici. La Corte ha anche condannato un figlio dell'uomo, Filippo Grasso, a un anno e sei mesi per favoreggiamento personale nei confronti del padre. Per lo stesso reato sono stati invece prosciolti un altro figlio dell'imputato, Angelo Grasso, e la moglie, Gabriella Pappalardo.

Secondo la Procura il duplice omicidio era maturato in ambienti della criminalità legati alla cosca Laudani. Dalle indagini è emerso che Spampinato e Grasso sarebbero stati all'agriturismo prima di scomparire. I magistrati hanno disposto degli accertamenti nella struttura dove carabinieri del Ris, grazie all'utilizzo di luminol, hanno trovato abbondanti tracce di sangue. Le indagini del reparto operativo dei carabinieri di Catania sono coordinate dai sostituti procuratori della Dda Giovannella Scaminaci e Pasquale Pacifico.

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