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Giarre, l'ombra del racket nell'incendio di un autocarro

GIARRE. Potrebbe esserci l’ombra del racket dietro l’incendio di chiara matrice dolosa, che la scorsa notte ha reso un inservibile un autocarro immatricolato nel 1983, di proprietà di una impresa edile di Giarre. L’automezzo di servizio della ditta, ancora marciante, era come di consueto regolarmente parcheggiato nel cortile del Centro sociale “Cusmano”, in via Regina Pacis, (centro gestito dai padri Bocconisti di Palermo). Secondo la ricostruzione dei carabinieri della Stazione di Giarre, poco dopo la mezzanotte tra venerdì e ieri, ignoti si sarebbero introdotti nel cortile dopo avere scavalcato il cancello d’ingresso, cospargendo di liquido infiammabile il vano motore appiccando il fuoco.

Quando le fiamme hanno raggiunto i copertoni anteriori hanno provocato uno scoppio che ha svegliato i residenti del Cusmano. Scattato l’allarme, i vigili del fuoco sono prontamente intervenuti, salvando solamente il cassone posteriore. Ieri mattina i carabinieri hanno effettuato i rilievi di rito ed ascoltato il titolare dell’impresa, che nella tarda mattina si è recato in caserma per presentare regolare denuncia. Il titolare della piccola impresa edile, che si è detto amareggiato per il gesto assolutamente incomprensibile, avrebbe dichiarato di non aver mai ricevuto minacce o richieste di natura estortiva.

 

Nelle foto di Mario Pafumi, il furgone incendiato

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