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Crisi edilizia, a Catania persi 30 mila posti di lavoro

Lo affermano Fillea, Filca e Feneal che con Cgil, Cisl e Uil

CATANIA.  «La crisi nel settore delle Costruzioni ha già causato a Catania la perdita di oltre 30mila posti di lavoro tra lavoratori diretti e indotto. Intanto, questa resta terra di incompiute. Ci riferiamo, innanzitutto, alle verifiche di tenuta antisismica e alle opere di consolidamento strutturale degli edifici scolastici». Lo affermano Fillea, Filca e Feneal che con Cgil, Cisl e Uil per sollecitare l'avvio di questi progetti hanno indetto per domani una giornata di mobilitazione del settore con sit-in dalle 9 alle 12 davanti gli uffici del Provveditorato agli studi in via Coviello. All'iniziativa hanno hanno aderito le organizzazioni imprenditoriali di settore e gli Ordini di Ingegneri e Architetti.  «Coinvolgendo anche le strutture sindacali del settore della Scuola - spiegano i sindacati in una nota congiunta - abbiamo chiesto per domani un incontro con il dirigente del Csa per fare il punto della situazione rispetto alle condizioni delle scuole etnee, anche in riferimento al cosiddetto progetto '#scuolebelle #scuolenuove #scuolesicurè del governo Renzi che ha stanziato molte centinaia di milioni di euro nel Paese, utilizzando anche il Fondo di Sviluppo e Coesione. Troppi proclami da parte della politica - concludono i sindacati - ma nessun fatto concreto».

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