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Acireale, l'M5S: "Consiglieri pagati per seguire la sfilata di Carnevale"

Nel verbale di visita in un’azienda si legge: i componenti si soffermano davanti alla gabbia del pavone, che fa la ruota e accenna a un passo di danza. Il presidente del Consiglio Saro Raneri: «Si contestano i contenuti, ma mi chiedo perché i commissari non dovrebbe osservare dal vivo una manifestazione per dare il loro fattivo contributo».

ACIREALE. Consiglieri alla sfilata dei carri di Carnevale pagati dai cittadini, una riunione nel centro cittadino, in occasione dell'evento «La mezza notte bianca dei bambini», una visita in un'aziende agricola. Ma anche commissioni, «con un gettone di 63 euro al giorno a componente», che partecipano a una serata danzante in un'Ipab, per la tombola organizzata da un istituto e a un sopralluogo nel presepe del convento San Rocco due giorni dopo la chiusura al pubblico. Sono «le scoperte tra le carte del Comune di Acireale» segnalate dal Movimento 5 stelle.

«Deve finire - affermano i deputati M5s - l'abitudine di considerare le casse pubbliche come una sorta di bancomat. Venga calendarizzato al più all'Ars presto il nostro disegno di legge che mira a razionalizzare i gettoni». Per il presidente del Consiglio comunale di Acireale, Rosario Raneri, sono «rilievi e valutazioni di un gruppo politico che non ha alcun rappresentante eletto in Municipio, ma che purtroppo con il servizio andato in onda in un Tg nazionale hanno messo alla berlina tutto il consiglio comunale e contestualmente tutta la città». Sulla partecipazione di una commissione al Carnevale, Raneri rileva che «i consiglieri non sono andati a passeggiare lungo il circuito, ma la commissione politica, accompagnata dal presidente della Fondazione del Carnevale, ha voluto dare il proprio contributo per valutare e per delineare alcuni aspetti organizzativi, e per suggerire alcuni miglioramenti per le prossime edizioni».

«Desidero inoltre sottolineare - conclude Raneri - che il consiglio comunale nel 2002 ha stabilito un tetto massimo del numero di commissioni consiliari retribuite, che prevede la durata minima di almeno un'ora di ogni seduta e il pagamento di un solo gettone nella stessa giornata, regolamento adottato da pochi Comuni in tutta Italia»

 

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