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Catania, madre minacciata insieme ai tre figli trova riparo in una casa d'accoglienza

CATANIA. La Divisione Polizia anticrimine, che nellultimo mese e mezzo ha emesso ben 9 ammonimenti a fronte delle 12 istanze pervenute, nei giorni scorsi ha dovuto fronteggiare una situazione esplosiva. Se sono tanti i casi, ciascuno di essi è diverso dall’altro per l'Ufficio Minori e Stalking composto da poliziotti e assistenti sociali, tutte donne, impegnate in prima linea nell'accoglienza, nell'assistenza (anche psicologica). L’unico il filo conduttore è il dolore. Il dolore che ha indotto una donna, a denunciare il proprio convivente. Questa è una storia «limite». La coppia in quetione, nonostante la giovane età, ha già tre figli adolescenti, uno ancora in fasce, quando si presenta negli uffici di polizia, accompagnata dai genitorie dai tre pargoletti, perché ha riscevuto minacce di morte dal convivete. «Ti uccido. Uccido te e i tuoi figli e poi mi ammazzo», le aveva detto l’uomo, che a quanto pare non si faceva mancare nulla: droga, alcol e gioco d’azzardo, ignarando però le esigenze della famiglia.

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