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Catania, al Comune è gelo tra Sicilia Democratica e Bianco

Il movimento alle prese con il «caso Di Salvo» e la rappresentanza consiliare a rischio, il coordinatore D’Antoni: «Pronti a passare al gruppo misto»

CATANIA. Sicilia Democratica continua a reggersi in Comune sul ”consigliere-stampella” Salvo Giuffrida, esponente della civica di centrodestra Area Popolare. Il prestito, però, è a scadenza. La formazione creata da Lino Leanza, che ora nell’Aula di Palazzo degli Elefanti conta su Sebastiano Arcidiacono e Carmelo Nicotra, rischia di dovere ammainare bandiera per mancanza di terzo componente: «Nessuna novità concreta su nuovi arrivi — ammette il coordinatore cittadino Orazio D’Antoni, impegnato venerdì a Enna in un vertice regionale del movimento — Se necessario, andremo al gruppo misto e da lì continueremo serenamente la nostra azione politica». In terra d’Etna, dove tutto è cominciato, i maggiori problemi per Sd-Sicilia Democratica.

Non solo in Consiglio, però. In giunta Bianco, niente rappresentanza: «Ormai un mese fa, abbiamo invitato l’assessore Salvo Di Salvo (già fedelissimo di Leanza, ndr) per un chiarimento ma ha glissato», dice l’ex deputato. Anche con il primo cittadino, peraltro, rapporti ”in freddo” dopo una richiesta di incontro cui Enzo Bianco non avrebbe mai dato risposta. Su questo punto, però, Orazio D’Antoni non commenta, nè conferma. Decisamente smentite, invece, le voci di imminenti fusioni con il Pd: «Nella riunione di Enna, questa ipotesi non è stata neppure discussa!».

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