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Rapinava prof e universitari fuori sede: arrestato

Nell’arco degli ultimi 10 mesi ha derubato 6 studenti. «Sono un mafioso, con una “squadra” alle spalle», costringendo le vittime a prelevare dai bancomat

CATANIA. Era diventato il terrore degli universitari fuori sede, e dei prof in trasferta. A quanto pare sceglieva con attenzione le vittime da derubare Francesco Franceschni, 44 anni, che agenti della Squadra mobile hanno smascherato, in quanto ritenuto responsabile di due rapine avvenute nell’arco degli ultimi dieci mesi in danno di sei studenti.
Nel novembre dello scorso anno, tre universitari fuori sede si erano presentati negli uffici della Squadra Mobile denunciando di essere stati rapinati da un uomo che per commettere il commettere il colpo aveva architettato un particolare «modus operandi».

I tre giovani, infatti, dopo aver effettuato degli acquisti in un centro commerciale, erano stati avvicinati da uno sconosciuti (circa quarantacinque anni, di media altezza, capelli neri brizzolati sui lati). «Sono un boss malavitoso appartenente ad una banda di malviventi disposti a tutto e pronti ad intervenire ad un mio segnale». Pur se apparentemente disarmato, così riusciva a spaventare gli studenti, i quali, su esplicita richiesta del bandito, erano costretti a recarsi in diversi sportelli automatici di prelevamento contanti, consegnando complessivamente 380 euro, tanta la disponibilità del loro bancomat.
Le descrizioni fornite dagli studenti, alquanto sommarie per la paura di rappresaglie, sul momento non hanno consentito l’identificazione del soggetto, anche perché non è stato possibile recuperare immagini relative ai prelievi, riprese dai sistemi di videovigilanza.
Il 6 maggio scorso, altri tre studenti universitari, anche questi fuori sede, denunciavano di essere stati vittime di rapina da parte di un uomo che, nell’occasione, aveva usato il medesimo stratagemma della prima rapina. Il colpo fruttava complessivamente 310 euro.
Questa volta, però, le tre vittime della rapina fornivano agli investigatori della Squadra mobile una descrizione molto più dettagliata del suo autore, descrivendone con dovizia di particolari nei tratti fisico-somatici, soffermandosi sul particolare delle orecchie a sventola e degli incisivi ridotti male.

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