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St Microelectronics di Catania, cassa integrazione per 2.200 lavoratori

Per il segretario generale della Fiom Cgil etnea, Stefano Materia "Il nostro timore è che dietro questa scelta ci sia un problema industriale molto più grande e che spegnendo le macchine per una crisi momentanea oggi, si finisca per non riaccenderle domani"

CATANIA. Brutte notizie per 2200 lavoratori della St Microelectronics di Catania per i quali scatterà la cassa integrazione. Per il segretario generale della Fiom Cgil etnea, Stefano Materia «l'azienda avrebbe potuto ridurre e modulare come da proposta sindacale il monte dei giorni di ferie di cui non tutti avevano disponibilità, invece ha preferito ricorrere alla cassa integrazione. Il nostro timore è che dietro questa scelta ci sia un  problema industriale molto più grande e che spegnendo le macchine per una crisi momentanea oggi, si finisca per non riaccenderle domani. E far saltare gli investimenti per il Modulo 9».

STMicroelectronics N.V. è un'azienda franco-italiana con sede a Ginevra (Svizzera), per la produzione di componenti elettronici a semiconduttore. È presente principalmente in Italia (tramite la consociata STMicroelectronics srl) ad Agrate Brianza, Cornaredo (Castelletto), Marcianise (Caserta), Catania e Arzano, e all'estero in Francia, Malta, Stati Uniti, Cina, Marocco, Singapore e Malesia. È oggi guidata da Carlo Bozotti, Presidente e Chief Executive Officer. Gli importanti impianti manifatturieri e laboratori di ricerca e sviluppo che la ST ha a Catania sono stati il nucleo principale della cosiddetta Etna Valley.

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