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Delitto di Nicolosi, trovati i vestiti insanguinati dell'ex convivente che ha confessato l'omicidio

Non è stata invece ancora recuperata l'arma del delitto, un coltello da caccia, che ha detto di avere lanciato nella stessa zona

CATANIA. Sono stati trovati da carabinieri della compagnia di Paternò e del comando provinciale di Catania nelle campagne di Belpasso, vicino a un centro commerciale, i vestiti insanguinati di Luca Priolo, il 24enne che ha ucciso a coltellate a Nicolosi l'ex convivente Giordana Di Stefano, 20 anni. La coppia aveva avuto una figlia di 4 anni che viveva con la madre.

Il giovane ha confessato davanti al sostituto procuratore di Milano, Cristian Barilli, alla presenza del suo avvocato d'ufficio, e ha dato informazioni utili per fare ritrovare gli indumenti. Non è stata invece ancora recuperata l'arma del delitto, un coltello da caccia, che ha detto di avere lanciato nella stessa zona. Priolo che ha sostenuto di avere agito d'impulso e non in maniera premeditata, dopo l'omicidio è fuggito in auto e si è recato a Milano, dove, alla stazione centrale, è stato fermato poco prima di prendere un treno per Lugano, da carabinieri del locale comando provinciale che erano stati allertati dai loro colleghi di Catania.

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