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Catania, no alla sindrome da prestazione

CATANIA. Nessun processo, per carità: non è il momento. Non è stato il turn over deciso da Pippo Pancaro, né tanto meno si può parlare di attaccanti in crisi e, quindi, guardare con preoccupazione la partita di domani contro il Catanzaro. C'è stata una raffica di sfortuna, punto e basta. Una squadra che costruisce almeno 6-7 palle-gol limpide e facili facili in una partita ha disputato una grande prova. Così è stato con il Cosenza, anche se poi il risultato è rimasto bloccato sullo 0-0.

Contro i giallorossi calabresi, insomma, non si dovrà cambiare atteggiamento e, tanto meno, farsi venire la sindrome da prestazione. Ieri, intanto, ultimo allenamento pomeridiano settimanale, a Torre del Grifo, per il Catania: completato il riscaldamento tecnico, dopo un intenso "torello", il gruppo si è dedicato ad una sessione di lavoro aerobico prima ed alla cura delle soluzioni sui calci piazzati successivamente. Confermata l'indisponibilità di Stefano Ferrario, uscito zoppicante durante la partita contro il Cosenza. La risonanza magnetica ha evidenziato una lesione di primo grado del bicipite femorale destro. Ma il pacchetto difensivo è così numeroso e qualificato che per il tecnico rossazzurro non ci sarà che l'imbarazzo della scelta per sostituirlo. Indicativa, probabilmente, la rifinitura fissata nel pomeriggio di oggi, anzicchè di mattina.

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