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Catania sul velluto, poi si complica la vita e rischia: risolve Calil

Rigore, espulsione di Scarsella e rimonta. Due legni per i pugliesi

CATANIA. Poteva vincere facile la squadra rossazzurra, dopo aver concluso il primo tempo sul 2-0, sia pure correndo qualche pericolo, poi una indecifrabile decisione dell'arbitro, calcio di rigore ed espulsione di Scarsella, ha riaperto la partita. Il Martina Franca riesce addirittura ad acciuffare il pareggio, ma in un finale da infarto gli etnei sfruttano l'ennesima opportunità con un tocco sottoporta di Calil e si riportano in vantaggio.

Vittoria meritata, certo, che rimette subito in carreggiata i rossazzzurri dopo la battuta d'arresto di Caserta, ma che ha evidenziato qualche eccesso di sicurezza di troppo in difesa e un po' di leziosità da evitare negli ultimi sedici metri. Palla giocata sempre con intelligenza, mai buttata a caso, d'accordo, sovrapposizioni sugli esterni puntuali ed efficaci, centrocampo elastico, bravo ad accorciare in fase di non possesso e ad allungarsi quando imposta, ma in area di rigore avversaria bisognerebbe essere più pratici. I fatti danno, comunque, ampiamente ragione a Pippo Pancaro che si ritroverebbe in testa alla classifica, se non avesse dovuto smaltire l'handicap dei nove punti di penalizzazione.

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