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A Catania musulmani e cristiani pregano per la pace

CATANIA. I musulmani questo pomeriggio a Catania hanno pregato per la pace nella Moschea della Misericordia, la più grande della Sicilia, in ricordo dei Caduti della I Guerra Mondiale e in occasione dei 201 anni dalla fondazione dell'arma dei Carabinieri. L'incontro è stato anche occasione per ricordare le vittime innocenti degli attentati di Parigi e per chiedere la pace e la fratellanza.

La manifestazione era organizzata da mesi dall'Associazione nazionale carabinieri, dalla Comunità islamica di Sicilia e della Lega dei musulmani europei ma i recenti fatti di Parigi ne hanno fatto un momento di preghiera e di riflessione contro tutte le guerre. A prendere la parola sono stati, tra gli altri, il presidente della Comunitá islamica di Sicilia e Imam della moschea. Keith Abdelhafid, il portavoce della Comunità di Sant'Egidio in Sicilia, Emiliano Abramo, il presidente della della Lega dei musulmani europei, Alfredo Maiolese ed il vicario episcopale per la cultura monsignor Gaetano Zito

. "Siamo ancora sconvolti - ha detto Abdelhafid - da quanto successo in Francia venerdì scorso e la nostra condanna è netta, inequivocabile. Niente, neppure l'ingiustizia subita potrà mai giustificare l'accaduto. Su tutte le vittime la nostra preghiera e le nostre reali condoglianze alle famiglie. Ma se la reazione dovesse esse un'altra guerra ecco che saranno stati i terroristi ad averla vinta". Zito ha detto: "La preghiera è il presupposto di base per comprendere la dignità di sé stessi e degli altri perché nella preghiera la relazione con Dio determina immediatamente un modi di relazionarsi con gli altri indipendentemente da cultura, razza, religione". Maiolese ha continuato: "Quando abbiamo pensato tempo fa di ricordare i morti della Prima Guerra Mondiale già c'era in corso una guerra ma oggi la guerra non e' più un fatto straordinario. Purtroppo tutti i giorni ci sono guerre, in Siria, Palestina, Afghanistan e Iraq e oggi si sta trasferendo anche in Europa. Dopo i fatti di Parigi tutti quanti dobbiamo batterci per la pace"

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