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Guerra di nervi fra Calcio Catania e Pietro Lo Monaco

CATANIA. Il futuro della società rossazzurra, prima ancora che il presene della squadra, è sempre argomento all'ordine del giorno. A riaprire il capitolo delle polemiche le dichiarazioni di Pietro Lo Monaco, l'ex amministratore delegato del Calcio Catania e artefice del "miracolo rossazzurro", insieme a Nino Pulvirenti, col salto dalla serie B fino al salotto buono del calcio italiano, prima della rottura clamorosa e insanabile con lo stesso Pulvirenti. Lo Monaco, in sintesi, aveva ipotizzato la reale non volontà del patron di non vendere la società. Pronta la replica della società Finaria, l'ammiraglia del gruppo societario che fa capo a l'ex presidente del Catania.

"In riferimento alle dichiarazioni rese da Pietro Lo Monaco, intervistato in occasione della trasmissione "Faccia a Faccia" del 9 marzo 2016, il neonominato Consiglio di amministrazione di Finaria Spa - dichiara tramite il presidente Davide Franco - conferma la disponibilità - già espressa dal precedente organo amministrativo, a valutare proposte di cessione del proprio pacchetto azionario in Calcio Catania Spa, purché i soggetti interessati all'acquisizione siano in possesso di credenziali e capacità economico-finanziarie, oltreché morali, adeguate a garantire la conservazione e il rilancio della società sportiva, patrimonio della città di Catania oltreché del gruppo imprenditoriale riferibile al signor Pulvirenti. Per quanto riferitoci dai nostri advisor, inoltre, non ci risulta che siano state richieste "esorbitanti fideiussioni" a soggetti interessati all'acquisizione della società sportiva, come dichiarato dallo stesso Lo Monaco nel corso della citata intervista", conclude il comunicato.

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