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Sparatoria a Catania, 46enne colpito alle gambe con diversi colpi

CATANIA. Un 46enne, Antonino Rendo, è stato ferito con diversi colpi di arma da fuoco alle gambe in una sparatoria avvenuta intorno alle 11 nella zona di San Giuseppe La Rena, zona alla periferia di Catania. L'uomo è stato condotto nell'ospedale Vittorio Emanuele dove è ricoverato. Sul posto per le indagini la polizia di Stato. Investigatori della squadra mobile stanno ricostruendo gli ultimi movimenti e le frequentazioni del 'gambizzato' per ricostruire la sua personalità e risalire al movente.

Nei giorni scorsi un giovane di 20 anni Giuseppe De Francesco, 20 anni, è morto al pronto soccorso dell'ospedale Piemonte dopo essere stato colpito da due colpi di pistola una alla gamba e uno alla schiena.

Al momento la pista privilegiata dagli investigatori resta quella del regolamento di conti all'interno della criminalità organizzata, anche se non si escludono altri moventi.

Giuseppe De Francesco faceva parte di un gruppo di piccoli pregiudicati vicini al clan di Camaro. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri il giovane sarebbe stato ferito con due colpi di pistola alla schiena e alle gambe da due sicari a bordo di un ciclomotore. Alcune persone hanno accompagnato il pregiudicato all'ospedale Piemonte lasciandolo davanti il pronto soccorso e allontanandosi immediatamente.

Il giovane, che era agonizzante, è morto subito dopo. I militari stanno interrogando numerosi testimoni presenti sul luogo dell'agguato per cercare di ricostruire l'accaduto. Stanno inoltre visionando le telecamere di alcuni esercizi commerciali della zona per capire se ci siano delle immagini che riprendono la sparatoria.

De Francesco era stato arrestato nel 2014 per un tentativo di furto in un distributore di carburanti, mentre, con un complice, tentava di entrare negli uffici, dopo aver rotto una telecamera del circuito di sorveglianza. Nello stesso anno era stato arrestato nuovamente per il furto di un ciclomotore. Infine nel 2015 era stato bloccato dopo aver tagliato con un coltello il braccialetto elettronico, evadendo dagli arresti domiciliari, prima di essere rintracciato.

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