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Infrastrutture, turismo e sicurezza: ecco i punti del Patto per Catania firmato da Renzi

CATANIA. Il Patto per lo sviluppo della città di Catania, firmato ieri al Bellini dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal sindaco del capoluogo etneo Enzo Bianco, è un programma operativo finanziario che sancisce la partnership tra il Comune etneo e la Presidenza del Consiglio dei ministri, con un importante impatto sulla Città Metropolitana che garantirà investimenti, realizzazioni infrastrutturali, attivazione di nuovi servizi per i cittadini, e ricadute economico-sociali.

La strategia complessiva punta infatti al raggiungimento dei specifici obiettivi finalizzati a un concreto e tangibile sviluppo delle attività produttive in ambito metropolitano, con significativi riflessi anche a carattere nazionale. La consistenza finanziaria complessiva del patto ammonta a 740 milioni di euro, spendibili fino al 2020 tra finanziamenti già individuati e aggiuntivi.

Tra questi, 332 milioni sono contributi assegnati da Palazzo Chigi al Comune di Catania. Novanta costituiscono la dotazione finanziaria del Pon Metro per la città di Catania, 408 rappresentano le risorse aggiuntive inserite nel patto per Catania (comprensivi dei fondi relativi al Pon metro, a questi si aggiungeranno i 49 milioni di euro reagivi alla riqualificazione idraulica die torrenti e dei corsi d'acqua inseriti nel patto per il sud della Regione Siciliana).

I cinque settori prioritari del Patto per Catania riguardano: Infrastrutture, con interventi nel porto, completamento della rete di metanizzazione della città, superstrada Catania-Etna; Ambiente, dall'impianto di depurazione alla messa in sicurezza di canali e corsi d'acqua; Sviluppo economico e produttivo, dall'agenzia vulcano per lo sviluppo alla riqualificazione della zona industriale catanese; Turismo e cultura, dalla rifunzionalizzazione della rete museale cittadina a strutture a Nesima e Librino; Sicurezza e polizie sociali dagli orti sociali urbani a alla sicurezza delle scuole dal trasporto pubblico locale alle piste ciclabili fino all'inclusione sociale al contrasto all'emergenza abitativa.

Il patto è finanziato con Fondi per lo Sviluppo e coesione e con risorse aggiuntive del Pon Metro, e di altri contributi comunitari statali regionali e comunali in linea con i dettami dell'agenda urbana nazionale e sviluppo urbano sostenibile descritti nell'accordo di partenariato della programmazione 2014-2020.

Lo stato di attuazione del patto e le eventuali necessità di rimodulazione degli interventi saranno verificati almeno ogni 6 mesi. Le informazioni riferite agli obiettivi , alla realizzazione e ai risultati del patto saranno pubblicizzate sulla base un piano di comunicazione predisposto dall'Agenzia per la coesione territoriale.

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