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Ventenne uccisa nel Catanese, intercettazioni in processo per stalking

CATANIA. Tre intercettazioni in carcere, due in quello di San Vittore a Milano e una in quello catanese di piazza Lanza, in cui Antonio Luca Priolo parla con familiari, entrano a fare parte del processo per stalking al 24enne che il 6 ottobre 2015 ha ucciso con 42 colpi di coltello la sua ex convivente, Giordana Di Stefano, 20 anni, dalla quale aveva avuto una bambina di 5 anni. Il giovane, fuggito dopo il delitto, era stato arrestato a Milano da carabinieri su segnalazione del comando provinciale di Catania.

L'omicidio avvenne il giorno in cui si sarebbe dovuta tenere la prima udienza del procedimento, avviato dopo la denuncia della vittima il 3 ottobre del 2013. Nell'esposto la 20/enne segnalava di avere ricevuto messaggi assillanti, appostamenti e anche un'intrusione notturna in casa.

Priolo è detenuto per l'omicidio Da quell'episodio non erano più seguite altre segnalazioni e lei non si era costituita come parte lesa, ma la Procura di Catania aveva portato ugualmente avanti indagini e inchiesta. L'acquisizione delle intercettazioni depositata dal Pm Rosaria Molè e stata accolta dal presidente della seconda sezione penale del Tribunale di Catania, Ignazia Barbarino, davanti alla quale si celebra il processo, che ha nominato un perito per la trascrizione. La difesa, rappresentata dall'avvocato Ivan Albo, si è opposta ritenendole ininfluenti. Il processo è stato aggiornato al prossimo 20 novembre.

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