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Così la mafia gestisce la droga a Catania: 35 arresti - Nomi e foto

CATANIA. Un’imponente operazione antimafia è stata messa a segno questa notte e ha permesso di arrestare numerosi esponenti del clan Nizza di Catania. Il quartiere di Librino, considerato il "supermarket della droga" della città, è stato passato al setaccio dai carabinieri.

I reati contestati sono associazione mafiosa, armi e traffico di stupefacenti. L’attività investigativa è stata avviata dopo il ritrovamento di 50 armi tra cui kalashnikov, pistole e fucili. La scoperta non è stata casuale ma è stata “suggerita” dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia: Davide Seminara.

Le ulteriori dichiarazioni di altri collaboratori di giustizia hanno permesso di ricostruire le attività e l’organigramma del clan Nizza, affiliato a quello dei Santapaola. Le indagini hanno documentato che il gruppo mafioso è operante nella zona di Librino e San Cristoforo ed è capeggiato da Fabrizio e Daniele Nizza, e retto da Andrea Nizza.

Il gruppo facente capo ai fratelli Nizza, negli ultimi anni, sarebbe riuscito a creare un vero e proprio “cartello”  della droga con il monopolio delle “piazze di spaccio” nei quartieri di Librino, San Giovanni Galermo e San Cristoforo . I cospicui profitti avrebbero permesso ai Nizza di reclutare e retribuire centinaia di affiliati e di acquistare ingenti quantitativi di droga da immettere sul mercato catanese. Il denaro in contante è stato riutilizzato per investimenti economici e finanziari.

Oltre alle piazze gestite direttamente dal clan sono state scoperte altre tre zone rifornite. Una prima in viale San Teodoro sarebbe stata diretta dai fratelli Arena, una seconda in viale Grimaldi organizzata dai fratelli Dario e Giovanni Caruana e da Giuseppe Nicolosi. La terza in viale Librino secondo gli investigatori appannaggio della famiglia Marino.

E’ stata accertato che il traffico e vendita di cocaina e marijuana serviva anche al sostentamento degli affiliati già detenuti e allo “stipendio” degli associati.

Le attività di spaccio era organizzata con ripartizione di ruoli tra pusher, vedette, responsabili delle piazze e coloro che assicuravano il continuo rifornimento di stupefacente. E’ stato constatato che i pusher avevano di turni di vendita durante tutto l’arco della giornata, riuscendo a garantire al clan circa 80 mila euro al giorno.

Dal gennaio 2015 fino ad oggi, complessivamente sono state arrestate oltre 60 persone per associazione di tipo mafioso, estorsione, porto e detenzione illegale di armi, e di fare piena luce su alcuni omicidi avvenuti tra il 2006 ed 2011. Gli arrestati sono condotti nel carcere di Catania Bicocca in attesa dell’interrogatorio di garanzia che si terrà nei prossimi giorni.

Tra gli arrestati: Maurizio Arena, di 35 anni, Simone Arena, di 27 anni, Salvatore Auteri, di 25 anni Giovanni Edoardo, di 24 anni, Antonino Cocuzza, di 42 anni, Lorenzo Costanzo, di 33 anni, Salvatore Fonte, di 47 anni, Giuseppe Nicolosi, di 42 anni, Francesco Pirrello, di 30 anni, Sam Salvatore, di 19 anni Marco Antonio Romeo, di 35 anni, Filippo Scordino, di 27 anni, Carmelo Sessa,di 39 anni, Agatino Torrisi, di 32 anni, Andrea Venturino, di 20 anni, Marcello Ventirino, di 46 anni, Orazio Ursino, di 23 anni, Raffa ele Marino, di 49 anni, Massimiliano Arena, di 33 anni, Dario Caruana, di 48 anni, Giovanni Catalano, di 34 anni, Davide Celso, di 25 anni, Michele Celso, di 40 anni, Eros Salvatore Condorelli, di 25 anni, Mario Coste Cardone, di 37 anni, Agatino Cristaudo, di 42 anni, Martino Cristaudo, di 41 anni, Alessio Marino, di 20 anni, Gaetano Marino, di 25 anni, Carmelo Migliorino, di 24 anni, Giovanni Privitera,,di 41 anni, danilo Scordino, di 28 anni, Carmelo Sottile, di 34 anni.

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