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Catania, approvato tra le polemiche il bilancio 2015

CATANIA. Il Consiglio comunale di Catania ha approvato nella tarda serata di ieri il rendiconto dell'esercizio 2015. Ventuno i consiglieri che si sono espressi a favore, tre i contrari e sette gli astenuti su 31 presenti. Lo rende noto l'ufficio stampa del Comune.

L'atto è stato illustrato in aula dall'assessore al Bilancio Giuseppe Girlando alla presenza del vicesindaco Marco Consoli e degli assessori Orazio Licandro, Angelo Villari e Salvo Di Salvo.

L'approvazione del documento, si legge in una nota, era necessaria, fra l'altro, per sbloccare il pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali e quelli delle società partecipate, e per pagare i creditori del Comune.

Secondo quanto previsto dalla legge, infatti, le anticipazioni dello Stato, che ammontano a circa 40 milioni di euro, non possono essere erogate se prima non viene esitato il consuntivo 2015. Il sindaco Enzo Bianco nei giorni scorsi ha ottenuto la possibilità dell'apertura di una finestra al Ministero per il trasferimento immediato delle risorse dallo Stato al Comune subito dopo l'approvazione dell'atto.

«Il rendiconto 2015 - ha detto Girlando - segna il miglioramento della situazione contabile del Comune. Infatti chiude con un saldo positivo nella gestione di competenza per euro 83.930.644 e con un avanzo finale di gestione pari ad euro 43.310.72.

L'avanzo realizzato consente di superare le due più importanti criticità segnalate dalla Corte dei Conti nella delibera relativa al rendiconto 2014. Si è infatti in tal modo azzerato il maggiore disavanzo nonchè ulteriormente si è creato un fondo di euro di 10 milioni a copertura delle passività potenziali».

«Il voto - ha commentato dal canto suo la presidente del Consiglio comunale Francesca Raciti - denota grande senso di responsabilità da parte del Consiglio Comunale. Con questo voto il Consiglio Comunale risponde con i fatti a quanti negli ultimi giorni, o in mala fede o per errata conoscenza delle cose, hanno
additato lo stesso Consiglio Comunale come organo responsabile dei ritardi accumulati».

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