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Unioni civili al via a Catania, Bianco: scelta giusta e doverosa

CATANIA. "Il comune di Catania conferma la sua sensibilità per questo importante istituto di civiltà", così il sindaco Enzo Bianco annuncia che è attivo il servizio per la celebrazione delle unioni civili.

"Catania si riconosce nello spirito che ha animato la legge Cirinnà - continua Bianco - e che storicamente in questa città ha alimentato una sensibilità verso la tolleranza, libertà e diritti civili, dando un importante contributo allo crescita sociale e culturale". Il sindaco ricorda che ha già da tempo, prima del dibattito sulla Cirinnà, era stato istituito a Catania il Registro delle Unioni Civili.

"Una scelta giusta e doverosa - aggiunge l'assessore ai Servizi Demografici Marco Consoli - che è anche un segnale di adeguamento alle prassi amministrative previste dalla nuova disciplina".

Sarà dunque possibile prenotarsi negli uffici della Direzione Servizi Demografici del Comune di Catania, in via Alessandro La Marmora n. 23, inoltrando, al protocollo della Direzione, al fax n. 095/7424384, all'indirizzo [email protected] o alla casella di posta istituzionale: [email protected], il modulo di richiesta debitamente compilato.

Tale modulo può essere scaricato al seguente indirizzo web: http://www.comune.catania.it/in-evidenza/default.aspx?news=53486. All'istanza dovranno essere allegate le fotocopie dei documenti di riconoscimento di entrambe le parti.

Entro quindici giorni e dopo aver effettuato i controlli richiesti dalla normativa, gli interessati verranno invitati a presentarsi presso gli Uffici dello Stato Civile per la sottoscrizione del processo verbale e indicare le preferenze per stabilire la data dell'evento che dovrà essere successivo al termine dei 15 giorni dalla presentazione della richiesta.

Il giorno stabilito, le parti, dovranno comparire di fronte all'Ufficiale di stato civile per rendere congiuntamente la dichiarazione costitutiva di Unione Civile alla presenza di due testimoni.
All'atto della costituzione dell'Unione Civile le parti hanno la facoltà di dichiarare la scelta del regime patrimoniale dell'unione stessa (regime di separazione dei beni o regime di comunione dei beni). In assenza di dichiarazione il regime patrimoniale dell'unione sarà quello della comunione dei beni. La dichiarazione dovrà essere confermata all'atto della costituzione dell'Unione Civile.

Eventuale scelta del cognome comune dell'unione civile. L'art. 4 del DPCM consente alle parti di indicare il cognome di una delle parti quale cognome comune dell'Unione Civile, che potrà essere aggiunto al cognome dell'altra parte. Tale dichiarazione deve essere resa al momento della costituzione dell'Unione Civile e comporta l'annotazione della variazione del cognome nell'atto di nascita dell'interessato. In conseguenza di ciò verrà altresì modificato il suo codice fiscale.

La mancata comparizione senza giustificato motivo, di una o di entrambe le parti nel giorno indicato nell'invito equivale a rinuncia. Gli uffici comunali si avvarranno della consulenza gratuita degli avvocati delle Rete - Lenford LGBT.

Gli uffici hanno già ricevuto la richiesta di registrazione di due coppie che celebreranno l'Unione Civile rispettivamente il 29 agosto nei saloni del Castello Ursino e l'1 settembre nella sede delle Anagrafe in via La Marmora.

 

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