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Botte e insulti razzisti, terrore in una scuola: due 15enni arrestati a Catania

Fonte Pixabay

CATANIA. Botte, calci, insulti, molestie a una ragazzina straniera e a un ragazzo con deficit motori dentro e fuori la scuola. Con queste motivazioni due 15enni della provincia di Catania sono stati arrestati con l'accusa di bullismo.

I due ragazzi hanno offeso ripetutamente la giovane straniera con numerosi sms. La vittima è stata per mesi in uno stato di ansia e paura. Ha cercato in tutti i modi di sfuggire ai suoi persecutori cambiando abitudini e numero di telefono. Talmente è stata vessata e terrorizzata dai due bulli che la ragazzina aveva timore ad andare al bagno della scuola da sola. La giovane aveva già dei disagi psichici che sono stati esasperati dai suoi coetanei che le hanno rivolto anche insulti xenofobi.

Più volte i due bulli hanno rivolto alla ragazzina gesti volgari a sfondo sessuale. La giovane esasperata è stata costretta addirittura a trasferire la propria residenza per evitare di incontrare gli indagati in paese e i genitori si sono sacrificati per accompagnarla tutte le mattine a scuola per evitare conseguenze più gravi.

Uno dei due indagati, inoltre, ha anche percosso e insultato un altro coetaneo affetto da disturbo del linguaggio e deficit motori. Anche gli insegnati hanno confermato quanto è accaduto a scuola, riferendo di conoscere i due bulli e "i loro comportamenti antisociali e prevaricatori” nonchè “i vari episodi di bullismo posti in essere dai ragazzi”, descrivendoli come ragazzi ingestibili.

Nel corso dell’anno scolastico 2015- 2016 i ragazzi ha minacciato gli insegnati e i collaboratori. In una occasione i due bulli hanno chiuso a chiave la porta di un’aula un insegnante. I due giovani persecutori sono stati portati in due distinte strutture, una nella provincia di Ragusa e l’altra nella provincia di Messina.

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