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Catania, nel 2016 aumentano gli scafisti fermati

CATANIA. Cinquantasei gli scafisti fermati lo scorso anno da poliziotti e finanzieri catanesi. Quest' anno, il numero ha già raggiunto quota novantaquattro. Gli ultimi due "nocchieri dei disperati" sono stati ammanettati ieri, su ordine della Procura distrettuale: si tratta del diciottenne senegalese Foma Demba e di Youssouf Sanogo, 20 anni, originario del Mali. Sono accusati di favoreggiamento dell' immigrazione clandestina per lo sbarco di 376 migranti che erano partiti dalle coste libiche e, soccorsi in mare dall' equipaggio di una nave di "Medici Senza Frontiere", avevano raggiunto domenica mattina il nostro porto. Gli inquirenti spiegano che il senegalese è stato individuato quale conducente di un gommone, mentre molti clandestini hanno riconosciuto il ventenne come il giovane che a bordo del natante teneva la bussola e disponeva di telefono satellitare.

Non solo scafisti, comunque, nel mirino degli investigatori. Il capo della Squadra Mobile, Antonio Salvago, sottolinea il lavoro realizzato in questi anni per individuare boss dei barconi e loro gregari - "anche se, quando non si muovono dalla Libia, non si riesce a catturarli" - e, ancora, per assicurare alla Giustizia chi gestisce la tratta delle schiave sessuali. "Abbiamo bloccato i flussi controllati da un' organizzazione di eritrei e da una banda di somali", afferma Salvago che in particolare ricorda la cattura di Tesfamariam Mea sho, rintracciato il 2 dicembre del 2014 a Muncheberg in Germania.

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