Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

L’ambiente spiegato con un gioco: l’idea di una dodicenne catanese

CATANIA. Era impensabile fino a qualche anno fa la possibilità per giovani neoimprenditori di vedere realizzati i propri sogni. L’idea di aprire una nuova attività, in mancanza di risorse economiche, era quasi certamente da accantonare, ma ultimamente qualcosa è cambiato.

Le prime avvisaglie del cambiamento sono arrivate una decina di anni fa con gli incentivi previsti dai piani di Sviluppo Italia per i più giovani, poi l’innovazione tecnologica ha aperto le danze.

Tra questi una dodicenne catanese, che ha realizzato un gioco per spiegare l’ambiente. Oggi esistono diversi sistemi per garantirsi i fondi ed il supporto necessario a far decollare un progetto innovativo: il crowdfunding è certamente il più diffuso, si tratta della ricerca di fondi attraverso piattaforme social su internet, dove i neoimprenditori presentano la propria idea che chiunque può decidere di sostenere con un contributo economico.

Ma il rapporto umano, la socializzazione a quattro mani, la condivisione delle idee tra soggetti che operano in ambiti diversi, ovvero la contaminazione, è certamente la formula migliore per dare impulso a nuovi progetti. Startup Weekend, lanciata da Google a livello planetario è senza alcun dubbio l’iniziativa più coinvolgente del momento: un incontro tra creativi e neoimprenditori che affrontano 54 ore di competizione in assoluta armonia, con l’intento di sviluppare e consolidare idee imprenditoriali.

In tutto il mondo sono centinaia gli appuntamenti sostenuti da Google per valorizzare l’impegno dei più giovani ed a Catania la scorsa settimana, nei locali della Vecchia Dogana ben quaranta idee di business hanno dato luogo ad una brillante competizione tra diversi team di startup siciliane.

Duecento i partecipanti coinvolti, tra creativi, tecnici, informatici, amministrativi, mentor e staff. La formula di Startup Weekend prevede la presentazione dell’idea di business, che in gergo si chiama pitch, da parte del proponente, su un palco.

Si hanno a disposizione pochissimi minuti per catturare l’attenzione del pubblico, composto spesso da investitori privati, dopodiché si passa alla fase di costituzione dei team selezionati dal proponente tra tutti gli iscritti alla competizione; al termine ogni squadra, composta in genere da figure di vario genere, dal grafico allo sviluppatorealll’economista, fino al marketing manager, si mette al lavoro per 54 ore.

Sul podio catanese sono saliti i progetti Hashbag, SpeedSpine ed Ecologiapp. Quest’ultimo merita una menzione speciale. Proposto dalla dodicenne Sharon, Ecologiapp è il progetto di un videogioco che intende sensibilizzare i bambini sulle tematiche ambientali, perchè il futuro è nelle mani di chi oggi bambino domani si troverà da adulto a difendere valori che ci si augura potrà acquisire anche giocando.

A Catania c’è stato un altro protagonista, il mentor Fabio Arceri, membro del Google developer group etneo, premiato dalla community come best mentor, ovvero migliore assistente. La competizione infatti prevede un passaggio importantissimo, la presenza di diversi professionisti, mentor, che supportano i team nella costruzione dei progetti. «Queste tre giornate mi hanno regalato emozioni importanti – sostiene Arceri -. Ho conosciuto ragazzi stupendi, un gruppo dove ognuno ha contribuito alla crescita di tutti gli altri».

Caricamento commenti

Commenta la notizia