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Inchiesta sugli appalti ad Aci Catena, la giunta si dimette

ACI CATENA. L'intera giunta comunale di Aci Catena (Catania) si è dimessa «accelerando così l'insediamento di un commissario straordinario che possa prendere contezza prima possibile delle esigenze amministrative della città, condannando comunque fermamente ogni atto illegale a garanzia della buona politica».

Lo hanno reso noto gli stessi componenti della giunta - assessori Giovanni Grasso, Salvatore Leonardi, Rossella Strano e Giuseppe Murabito - in seguito alla vicenda giudiziaria nella quale sono rimasti coinvolti il sindaco Ascenzio Maesano ed il consigliere comunale Orazio Barbagallo, fermati per corruzione contraria ai doveri d'ufficio dalla Dia il 10 ottobre scorso insieme all'imprenditore Giovanni Cerami nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Catania su una presunta tangente da 15mila euro per l'appalto di un servizio al Comune.

«All'indomani degli incresciosi e gravissimi fatti giudiziari che hanno visto coinvolti il sindaco e un consigliere comunale di Aci Catena - scrivono nella nota gli assessori - questa Giunta, seppur profondamente turbata e attonita per l'accaduto, ha scelto inizialmente di proseguire l'attività amministrativa come atto di responsabilità, in continuità dell'impegno assunto nei confronti della città e dei progetti in corso cercando di dare certezze nell'immediato, consapevole comunque dell'estraneità dei fatti accaduti rispetto all'azione amministrativa portata avanti fino ad allora».

«Dopo aver appreso - scrivono ancora nella nota - delle dimissioni del sindaco e venendo meno i presupposti dell'incarico assessoriale e soprattutto della continuità amministrativa, che ci avevano spinto a lavorare con dedizione per la cittadinanza, consapevoli di ciò che la legge prevede in questi casi, questa Giunta unanimemente decide di rassegnare le proprie dimissioni».

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