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Stadio intitolato a Filippo Raciti, contestazione degli ultras in Toscana

Filippo Raciti, l'ispettore morto a Catania il 2 febbraio 2007

PISTOIA. "Non entriamo in uno stadio dedicato a Filippo Raciti": la pesante affermazione di un gruppo di ultras dell'Aglianese ha fatto diventare un caso quello che doveva essere un tranquillo derby della piana pistoiese tra squadre che militano nel campionato di Promozione, Olimpia Quarrata e Aglianese, club di un piccolo centro industriale tra Prato e Pistoia.

L'incontro è in programma domani allo stadio Filippo Raciti di Quarrata, ma gli ultras della squadra ospite hanno reso noto che non entreranno all'interno dello stadio, contestando così l'intitolazione della struttura al poliziotto morto a seguito degli scontri avvenuti all'esterno dello stadio di Catania il 2 febbraio del 2007. La società si è subito dissociata: "Una posizione personale, la loro - osserva Gianluca Zarrini, dirigente dell'Aglianese Calcio -, tra l'altro molto limitata, perché sono poche persone, in tutto una decina, e noi non condividiamo né il tono, né ovviamente il contenuto della loro posizione. Personalmente aggiungo che l'intitolazione dello stadio di Quarrata a Filippo Raciti è stata un'operazione molto giusta da parte dell'amministrazione comunale di Quarrata".

"Dolore e grande amarezza" è stata espressa in un tweet dal capo della Polizia, Franco Gabrielli. "L'atteggiamento di alcuni - scrive Gabrielli - dimostra la totale mancanza di condivisione dei valori essenziali del vivere civile". "Sorprende - afferma ancora il capo della polizia - che nulla o poco si è detto per stigmatizzare questi atteggiamenti che fanno solo male al calcio e alla parte sana delle tifoserie".

"In un momento storico in cui - dice ancora Franco Gabrielli - si cerca di valorizzare la parte sana dello sport, di avvicinare famiglie e bambini al mondo del calcio e si aspira ad esaltare i valori più nobili delle competizioni agonistiche, non può essere consentito che isolate tifoserie insultino la memoria di chi ha dato la vita per questo paese". "Prese di posizione, come quelle annunciate dagli ultras dell'Agliana - aggiunge il capo della Polizia - non verranno in alcun modo tollerate. Non può essere, infatti, consentita la preannunciata manifestazione esterna al complesso sportivo ed i responsabili di eventuali atti di illegalità verranno perseguiti ai sensi di legge".

Sulla vicenda sono intervenuti, condannando gli ultras, anche i sindacati di polizia Sap e Siulp. Gli abitanti di Agliana tendono tuttavia a ridimensionare il caso, sottolineando che si tratta di "bravi ragazzi, che però questa volta hanno sbagliato" e qualcuno ricorda che in più occasioni sono stati in prima fila nell'organizzare anche iniziative di solidarietà e di raccolta fondi, per esempio, a favore dei terremotati.

 

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