Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Soldi pubblici per l'ex "Perla Ionica", sequestro da 5,7 milioni

CATANIA. Beni per 5,7 milioni di euro sono  stati sequestrati dalla guardia di finanza di Catania a due  società di Milano, Gruppo Waste Italia (ex Kinexia) e Volteo  Energie, e al presidente del Cda della prima, Pietro Colucci, e  all'ex Ad della seconda, Raimondo Flavio, nell'ambito di  un'inchiesta per malversazione avviata dalla Procura del  capoluogo etneo sulla concessione di finanziamenti pubblici per  la ristrutturazione del complesso alberghiero "La Perla Ionica"  di Acireale.

La struttura è stata acquista nel 2014 dallo  sceicco arabo Al Hamed Ahmed Hamed, della famiglia reale di Abu  Dabhi, completamente estraneo alla vicenda, per 33 milioni di  euro tramite la Item Capomulini. Quest'ultima aveva affidato dei  lavori alla Volteo Energie girandole 7 milioni di euro di  contributi pubblici di 'Invitalià. Secondo l'accusa la Volteo  Energie, tra l'altro, ha speso nel cantiere di Acireale soltanto  1 mln, dandone 2 mln a controllate del Gruppo Waste Italia e   1,8 mln alla capogruppo per una foresteria a Londra. a Volteo è un'impresa del settore  delle fonti di energia rinnovabili ed è inserita nel gruppo  societario Waste Italia Spa, quest'ultima quotata in Borsa.

Al centro dell'indagine, avviata nel 2015, l'utilizzo dei  fondi statali destinati alla ristrutturazione dell'ex Hotel  Perla Jonica di Acireale, per conto della Item. A fronte di un  investimento annunciato di circa 80 milioni di euro, la società  ha ottenuto nel 2014 il riconoscimento dal ministero dello  Sviluppo economico di un finanziamento di 24 milioni di fondi  europei per il settore turistico. La nuova struttura doveva  essere realizzata entro la fine del 2015.

Nel 2014, la Item ha affidato i lavori alla Volteo Energie e,  nel 2015, le ha girato 7 milioni di euro ottenuti come anticipo  da Invitalia per l'esecuzione dell'opera.

Secondo le indagini  delle Fiamme gialle, però, soltanto un milione di euro circa è  stato impiegato per pagare la fornitura di beni e servizi utili  al cantiere di Acireale. La Volteo avrebbe eseguito pagamenti  per 2 milioni di euro nei confronti di altre imprese  appartenenti al Gruppo Waste Italia, altri due per fronteggiare  spese della società non relative al cantiere, e 1,8 mln alla  Waste Italia per l'acquisto di una foresteria a Londra.

Agli atti dell'inchiesta, coordinata dal procuratore Carmelo  Zuccaro, anche una intercettazione di Pietro Colucci, del gruppo  Waste Italia, che per giustificare il ritardo nei lavori, spiega  al rappresentante della Item che: «noi abbiamo destinato delle  risorse a eventi che non riguardano il cantiere e quello  purtroppo è una sciocchezza che abbiamo fatto per sopperire alle  necessità di altri».

Sulla base delle indagini delle Fiamme gialle e su richiesta  della Procura di Catania, il Gip ha disposto il sequestro di  denaro e beni pari all'ammontare del finanziamento pubblico che  sarebbe stato distratto. Sigilli sono stati posti a beni e  disponibilità liquide presenti nei conti correnti delle due  società coinvolte e dei due indagati.

Caricamento commenti

Commenta la notizia