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Voucher, Catania sopra la media nazionale

CATANIA. "Auguri al 'popolo dei voucher', che a Catania aumenta sempre di più. Sono donne e uomini, moltissimi ragazze e ragazzi, che affrontano un difficile presente privati di certezze per il futuro. Sarà davvero per loro un Buon Anno?!?". Se lo chiede il segretario generale della Uil di Catania, Fortunato Parisi, commentando il terzo "Rapporto sui Voucher" che è stato appena diffuso dal Servizio nazionale Uil Politiche del Lavoro.

Nella provincia etnea sono stati "spesi" lo scorso anno 765 mila 362 voucher, ciascuno del valore nominale e orario di 10 euro lorde, di cui 7.50 vanno al lavoratore. Nel 2015, invece, ne erano stati usati 600 mila 823 con un incremento di oltre il 27 per cento.

"Il dato catanese - dice Parisi - si attesta poco al di sopra della media nazionale, in crescita del 26 per cento, e conferma le preoccupazioni della Uil per usi e abusi di uno strumento che avrebbe dovuto combattere il lavoro nero. Invece, no. Se Catania è solo sessantesima nella classifica delle province in Italia con 765 mila voucher venduti mentre Sassari e Pordenone, solo per fare un paio di esempi, ne contano più del doppio, ciò rappresenta il sintomo di una malattia cronica che s'è ormai massicciamente diffusa ovunque. Il lavoro nero, appunto".

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