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Catania, mille passi per ricordare Pippo Fava

Giuseppe Fava

CATANIA. «Quando mi chiedono se la città di oggi è diversa da quella che conosceva Giuseppe Fava mi piacerebbe rispondere "sì", ma invece posso solo dire "non abbastanza". I nomi, sussurrati, dietro ai grandi affari in città sono sempre quelli di Santapaola ed Ercolano. Quindi da questo punto di vista non è cambiato molto In Consiglio comunale siede il fratello di un mafioso e il presidente di una Municipalità è di una nota famiglia eppure nessuno si scompone. Credo che se un fratello di un Casamonica fosse presidente del Municipio di Ostia, a Roma, ce ne accorgeremmo».

Lo ha dichiarato ieri Claudio Fava, figlio di Pippo, giornalista e deputato, vice presidente della commissione parlamentare Antimafia. In mattinata ha partecipato a un seminario organizzato dal sindacato dei giornalisti, dall’Unione cronisti e dall’Ordine dei giornalisti, un importante momento di verifica e di confronto della sempre più difficile fase storica che la professione sta attraversando.

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