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Il Catania segue la pista sudamericana, Marchese è un rebus

Pietro Lo Monaco

CATANIA. Giovanni Marchese: sì o no? La firma del difensore di Delia sul contratto che lo lega di nuovo al Catania sembrava cosa fatta già martedì sera, nonostante la dichiarata rottura della trattativa resa nota dal suo procuratore, poi un altro improvviso stop.

E anche ieri la tanto attesa fumata bianca non c’è stata. Forse Pietro Lo Monaco prima di effettuare un’operazione in entrata ne vuole almeno una in uscita, per evitare sorprese, ed evidentemente c’è qualcosa che non si sblocca.

Potrebbe essere, magari, il no di Nava, ex Atalanta, che in rossazzurro non ha convinto, nonostante le premesse e le promesse estive. Esattamente come Piscitella, anche lui proveniente da un vivaio importante, quello della Roma.

Ava non ha convinto, dopo la fiducia iniziale, tanto che Rigoli è stato costretto ad adattare Di Cecco a esterno difensivo. L’ingaggio di Marchese risolverebbe più di un problema: garantirebbe qualità e quantità in difesa, dove potrebbe essere schierato anche da centrale, e restituirebbe Di Cecco al suo reparto naturale, il centrocampo, dove purtroppo Scoppa e Mazzarani si concedono qualche battuta a vuoto di troppo.

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