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Più di 700 migranti sbarcati a Catania, tra loro 130 minori

CATANIA. È di 778 migranti soccorsi di cui  130 minori, la maggior parte non accompagnati il bilancio dello  sbarco avvenuto ieri nel porto di Catania, il terzo  salvataggio per consistenza numerica portato a termine  dall'avvio del progetto di protezione e assistenza in mare dei  minori stranieri lanciato da Unicef e Intersos in accordo con la  Guardia Costiera.

A un mese dall'avvio della collaborazione, sono cinque le  missioni di soccorso in mare (due delle quali di pattugliamento)  nel corso delle quali gli operatori del progetto Unicef-Intersos  hanno assistito un totale di 251 bambini e ragazzi, di cui oltre  200 non accompagnati (Msna), pari al 17% dei 1.475 migranti  tratti in salvo. Gli operatori specializzati e i mediatori  culturali sono stati impegnati in attività di individuazione,  informazione e protezione dei minorenni migranti non  accompagnati. Per tutte le persone salvate, una volta a bordo,  il primo passo è la raccolta dati da parte degli ufficiali della  Guardia Costiera, che chiedono a ciascun migrante l'età e la  nazionalità e ne annotano il sesso. È durante questa fase che il  personale Unicef e Intersos affianca l'equipaggio e raccoglie i  dati relativi ai migranti che si dichiarano minori. Poi avviene  lo screening sanitario attraverso il quale i casi urgenti o  sospetti vengono separati dal resto del gruppo per procedere a  medicazioni e cure. A seguire si procede con la distribuzione di  coperte, vestiti, acqua calda zuccherata, dei pasti e dignity  kits. A bordo delle navi «Diciotti», «Dattilo» e «Gregoretti»  sono stati allestiti spazi per i bambini con giochi, libri e  colori, gestiti dagli operatori per rendere il viaggio verso la  terra ferma il più sereno possibile per i più piccoli.

«Quando parliamo di minori, e in particolare di minori non  accompagnati, costretti ad affrontare in solitudine il difficile  e pericoloso viaggio verso l'Europa, la protezione è la priorità  numero uno - afferma il responsabile migrazione di Intersos  Cesare Fermi - Anche questo mese parliamo di numero  impressionanti: quasi il 20% dei migranti tratti in salvo sono  minori, per la stragrande maggioranza non accompagnati. Per  questo è decisivo che l'assistenza psicosociale e la tutela dei  loro diritti, a cominciare dalla corretta certificazione  dell'età, inizi già a bordo delle navi». «I bambini e gli  adolescenti che affrontano la traversata del Mediterraneo hanno  diritto alla massima protezione e assistenza», aggiunge il  presidente dell'Unicef Italia Giacomo Guerrera.

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