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Medico aggredito a Catania, i sindacati: "C'è preoccupazione"

Fonte Pixabay

 CATANIA. «Non possiamo nascondere la nostra seria preoccupazione rispetto al perpetuarsi di questi episodi di violenza». Lo affermano i segretari della Cgil, Giacomo Rota, e della Fp Cgil, Gaetano Agliozzo, sull'aggressione di un medico nel pronto soccorso dell'ospedale Garibaldi, «rilanciando la  richiesta di ripristinare il posto fisso di polizia, perchè certi che possa funzionare da prezioso deterrente».

«Chiediamo però un'azione urgente al nuovo prefetto di Catania - aggiungono i due sindacalisti - la questione sicurezza e ordine pubblico, nonostante le rassicurazioni dei direttori delle aziende ospedaliere, continua a passare in secondo piano mentre, di contro, aumentano le aggressioni. È necessario un 'tavolò di lavoro in Prefettura su questi temi e in tempi rapidi».

«Il sistema di intervento esterno da parte delle forze dell'ordine, che ringraziamo, questa volta ha funzionato perfettamente». Lo afferma l'Ugl di Catania «esprimendo solidarietà e vicinanza al medico aggredito» mentre era in servizio ieri nel pronto soccorso dell'ospedale Garibaldi centro. «Rimaniamo sempre più convinti - ribadisce il sindacato - che occorre un'attività di prevenzione a monte e non solo di soppressione a valle del fenomeno con la presenza a posto fisso dell'esercito, a fianco della vigilanza privata, per un'operazione 'Ospedali sicurì con il potenziamento della presenza in città dei militari. Lo abbiamo chiesto a gran voce a tutte le istituzioni competenti, lo ha chiesto in sede parlamentare l'onorevole Renata Polverini e lo continueremo a ribadire perchè - conclude la nota dell'Ugl - i catanesi e non solo, ma tutti i siciliani hanno bisogno di sentirsi più sicuri a partire dai punti sensibili come i pronto soccorso».

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