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Medici aggrediti, al Garibaldi di Catania braccialetti per pazienti e accompagnatori

CATANIA. Dal prossimo 1 marzo anche gli accompagnatori, e non solamente i pazienti che si presentano nel pronto soccorso dell'ospedale 'Garibaldi' di Catania saranno forniti di un braccialetto identificativo dotato di codice a barre. L'iniziativa è stata adottata dal direttore generale dell'Arnas Garibaldi, Giorgio Santonocito, dopo le aggressioni delle ultime settimane ai danni del personale medico dei pronto soccorso della città e mira ad «arginare quanti più episodi di violenza nei confronti di chi ogni giorno mette il proprio lavoro e la propria professionalità a servizio dei pazienti, sperimenta un nuovo metodo di controllo degli ingressi in questi locali».

«Problematiche di grande spessore e di difficile risoluzione nel panorama sanitario - afferma Santonocito - sono purtroppo le frequenti vicende di aggressione e prepotenza all'interno dei pronto soccorso della città che coinvolgono il lavoro degli operatori sanitari».

«Consapevole dell'importanza rappresentata dell'avere al proprio fianco un parente in un ambiente sconosciuto e per di più in un momento delicato quale è la malattia - afferma una nota dell'azienda ospedaliera - il sistema mira sia al benessere dell'utente nel non privarlo di un conforto per esso importante, sia alla sicurezza di quanti giornalmente lavorano, evitando il sovraffollamento del luogo e limitando il numero degli accompagnatori, così da avere una più attenta visione di quanti vi transitano».

«È una piccola innovazione - dice Santonocito - che però ci consentirà di monitorare attentamente il flusso degli accompagnatori che accedono al Pronto Soccorso insieme al paziente».

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