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Paura a Catania, trovata bomba a mano in aeroporto

La bomba a mano, disinnescata ma carica di esplosivo trovata a Catania

CATANIA. Momenti di paura all'aeroporto di Catania per un allarme bomba. Attivato il sistema di controllo antiterrorismo dopo il ritrovamento, in un plico postale spedito via area con destinazione Stati Uniti, di una bomba a mano e delle cartucce. Che poi si scoprirà essere inerti, e che quindi non sarebbero mai potute esplodere.

A trovarle un addetto alla sicurezza dell'aeroporto mentre il plico, inviato a casa sua da un militare Usa della vicina base di Sigonella, passava nell'apposito scanner, prima di essere imbarcato su un volo con destinazione Roma Fiumicino e poi in proseguimento verso gli Stati Uniti. La forma, incontrovertibile dei due oggetti, ha insospettito il sorvegliante e sono scattati i controlli.

L'episodio si è verificato nelle prime ore del pomeriggio, e ha comportato la sospensione delle attività del terminal merci per le necessarie operazioni di bonifica. Sul posto sono intervenuti gli artificieri della polizia di Stato con il supporto di militari della guardia di finanza. La bomba era senza innesco e senza polvere da sparo, hanno precisato gli investigatori, così come i proiettili contenuti in una cartucciera, e non sarebbero potuto quindi esplodere.

Le indagini hanno portato anche a individuare subito a chi aveva confezionato il pacco, spedito poi tramite un servizio privato: un militare Usa di Sigonella che si era inviato a casa, negli Stati Uniti, i due oggetti come souvenir del suo servizio a Catania. I vertici di Sac e Sac service si sono "congratulati" con il lavoratore che ha scoperto il plico e espresso "compiacimento e gratitudine per l'attività svolta dagli addetti aeroportuali che con grande scrupolo garantiscono la sicurezza dei passeggeri in transito".

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