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Caltagirone scende in piazza con una fiaccolata per ricordare Patrizia, uccisa nel sonno

CALTAGIRONE. Sono state 5.000 le persone che hanno partecipato alla fiaccolata contro il femminicidio che si è tenuta questa sera a Caltagirone, dove ieri Salvatore Pirronello, 53 anni, ha ucciso a coltellate la convivente, Patrizia Formica, di 47 anni, nella loro casa mentre la donna dormiva.

L’uomo si è poi costituito ai carabinieri. La fiaccolata è partita dal piazzale antistante la chiesa di San Pietro, nel quartiere in cui era nata Patrizia, ed è arrivata in piazza Umberto. Nel corteo c'erano il vescovo Calogero Peri, dal sindaco Gino Ioppolo e altre autorità.

Intanto  Pirronello resta in carcere.  Lo ha deciso il Gip Caltagirone che ha convalidato il suo arresto per l’omicidio aggravato della convivente. Il Gip, accogliendo la richiesta della Procura, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

E’ «confuso, anche molto pentito», e «sta realizzando soltanto adesso quello che ha fatto». Così appare l'uomo,  secondo il suo legale, l’avvocata Assunta Nicolosi, nell’interrogatorio di garanzia reso dall’uomo davanti al Gip di Caltagirone. Secondo la penalista, l’indagato «non ha fornito un movente» che «resta al momento inspiegabile anche a lui».

La Procura di Caltagirone ha chiesto la convalida dell’arresto e l'emissione di un’ordinanza di custodia cautelare, l’avvocata Nicolosi ha sollecitato una misura detentiva meno afflittiva.

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