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Catania, sequestro di beni a presunto esponente del clan Santapaola-Ercolano

CATANIA. La Dia ha effettuato il sequestro dei beni a Mirko Pompeo Casesa, di 34 anni, esponente di spicco della famiglia mafiosa Santapaola – Ercolano, in particolare del “Gruppo di Mascalucia”.

Il personale della Dia di Catania, diretta da Renato Panvino ha dato esecuzione al decreto di sequestro beni emesso dal Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione. Casesa è stato arrestato il 16 aprile 2013 nell’ambito dell’operazione “Fiori Bianchi 3”, con l’imputazione di estorsione e associazione mafiosa.

Il Tribunale di Catania, in accoglimento della proposta di applicazione di misura di prevenzione della Dia, ha disposto il sequestro del patrimonio composto di beni immobili, una società e svariate autovetture.

Casesa è stato arrestato insieme ad altri 42 persone operanti nel Catanese. Tra le accuse c’erano quelle di estorsioni attuate da gruppi mafiosi  della famiglia Santapola nei rioni Villaggio Sant'Agata e Picanello e Belpasso- San Pietro Clarenza, e  altri 11 gruppi operanti nella provincia etnea.

Tra gli arrestati c’erano anche anche un ispettore di polizia penitenziaria di Bicocca, Giuseppe Seminara, accusato di mettere telefonini e champagne a disposizione del clan. Coinvolto anche l'imprenditore Giorgio Cannizzaro, 63 anni, tra i destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare eseguita da carabinieri nell'ambito  dell'operazione 'Fiori bianchi 2' della Dda della Procura di Catania. E' stato arrestato a Roma, dove risiede. Secondo l'accusa avrebbe "intrattenuto per conto della 'famiglia' di Cosa nostra di Catania documentati 'rapporti' con i grossi imprenditori, appartenenti alla mafia siciliana e alla camorra". Arrestato anche Francesco Ferrera, 49 anni, figlio del capomafia deceduto, Natale.

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