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Stalker di Zafferana Etnea condannato a cinque anni

ZAFFERANA ETNEA. Un trentasettenne di Zafferana è stato arrestato dai carabinieri per violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia, lesioni personali. Deve scontare 5 anni e 8 mesi di reclusione per episodi avvenuti tra il 2006 e il 2007 a Milo.

A Paternò, invece, un giovane di ventisei anni è finito agli arresti domiciliari con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori nei confronti dell’ex convivente, una ventenne. «La vittima temeva ormai per la propria stessa vita», sottolineano gli inquirenti.

Uomini che odiano le donne. Altri due casi in provincia di Catania dove, intanto, è esplosa la protesta delle organizzazioni sindacali per una nuova norma del codice penale che favorirebbe gli stalker. Sabrina Perrotta, Serena Vitale e Angela Battista, responsabili provinciali del Centro di Ascolto Mobbing e Stalking Uil, del Coordinamento Pari Opportunità Uil e del Dipartimento Politiche di Genere Cgil, insieme ai segretari generali catanesi di Uil e Cgil Enza Meli e Giacomo Rota hanno diffuso una nota nella quale scrivono, tra l'altro: «Come si può anche solo pensare che un imputato per stalking possa, attraverso il denaro, aver riparato interamente il danno ed eliminato le conseguenze dannose o pericolose del reato? Come si può? Eppure, questo è quanto prevede l'articolo 162 ter del Codice penale che entrerà in vigore oggi e che non esclude lo stalking da un così comodo trattamento».

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