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Carmine Susinni è "ambasciatore del'Arte nel mondo" con la sua opera di Lucio Dalla a Giarre

GIARRE. Lo scultore Carmine Susinni, durante la cerimonia di ieri sera, è stato inserito nell'Albo d'oro del Comune e insignito del titolo di "Ambasciatore dell'Arte nel mondo". Un nuovo successo, quello dell'artista giarrese, radicatosi nella città di Mascali, ex Contea delle sette torri, che si aggiunge al recentissimo e prestigioso riconoscimento da parte del Ministero dei Beni Culturali, che ha inserito la sua opera in bronzo raffigurante il suo compianto amico, il cantautore Lucio Dalla, tra le opere d’arte del “Patrimonio Culturale Italiano”.

L’installazione, fortemente voluta da Vittorio Sgarbi ebbe un successo straordinario all’Expo di Milano, dove ottenne il record e il titolo di "opera più selfata". Successivamente venne espista in piazza Grande a Bologna, con una partecipazione plebiscitaria di pubblico e di Vip, in considerazione della sua straordinaria capacità di interazione con l’osservatore contemporaneo.

L'opera colpisce tutti per la fedelissima ed estremamente espressiva raffigurazione dI Lucio Dalla seduto su una panchina con in mano un “coppino di càlia”, ovvero la busta contenente i ceci e le noccioline americane che si è soliti acquistare e sgranocchiare alle feste paesane, così come amava fare l’autore ed interprete di “4 Marzo 1943”, “L’anno che verrà” e “Caruso” durante il suo annuale soggiorno estivo (tra luglio ed agosto) nella casa-masseria che aveva acquistato nel Comune etneo di Milo in contrada Praino (nelle adiacenze di quella in cui abitualmente risiede il suo collega Franco Battiato).

«Sono onorato e commosso – ha commentato Susinni – per i riconoscimenti che mi vengono attribuiti e per il fatto che questa mia opera sia rientrata tra le eccellenze dei beni artistico-culturali d’Italia. Senza falsa modestia, ritengo sia veramente gratificamte per un Artista ricevere in vitasimilu gratificanti traguardi".
Nessuno resiste alla tentazione di mettersi in posa accanto a quella statua. Questo perché laraffigurazione di Susinni invoglia l’osservatore a sedersi sulla panchina, dove ha collocato l’indimenticato cantautore, per poi farsi un “selfie” (che un tempo chiamavasi “autoscatto”…) insieme a lui. In questa scultura in qualche modo “rivive”, con tratti estremamente realistici, il Dalla amico di tutti e dallo sguardo complice ed ammiccante verso chiunque lo avvicinasse. Chi si “selfa” accanto a quest’opera, quindi, è come se avesse un contatto diretto e personale con Lucio, ricevendone lo sguardo, il sorriso e l’abbraccio.
C’è già chi parla di “selfie art” e di “nuova pop art social”. "Io penso - spiega Susinni - che al di là di denominazioni ed etichettature varie e sulla base delle esaltanti gratificazioni arrecatemi da questo mio lavoro su Lucio Dalla, si possa fare arte di qualità e di piacevole e diffusa fruizione anche nell’ambito delle forme espressive contemporanee. Auspico dunque per l’Italia un nuovo “Rinascimento” culturale, sociale ed economico, fondato sulla bellezza, l’arte e la creatività, fattori questi che il nostro Paese ha nel suo “dna”».
“All’Amico Lucio”, comunque, non è l’unica opera che lo scultore ha dedicato al grande cantautore. Il Comune di Milo, infatti, alcuni anni addietro gli commissionò la realizzazione del monolito in pietra lavica che fa da emblema all’anfiteatro all’aperto che il paesino etneo si è sentito in dovere di intitolare all’illustre “villeggiante”. L’opera in questione, riproducente Dalla di profilo intento a suonare l’inseparabile sax, venne allora inaugurata alla presenza di eminenti personalità della musica italiana e dello spettacolo, quali Franco Battiato, Enrico Ruggeri e Red Ronnie

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