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Rifiuti abbandonati, erbacce e scritte sui muri: degrado in via Bernini a Catania

CATANIA. Un cantiere vecchio di quasi vent’anni, un procedimento ancora in atto e un intero quartiere che chiede di eliminare definitivamente "il più grande simbolo di degrado ed abbandono del territorio".

Tutto questo succede in via Bernini a pochi passi dal viale Vittorio Veneto e da piazza Michelangelo a Catania.

Un declino che non si è arrestato nemmeno davanti alla vendita, da parte di Palazzo degli Elefanti, dell’intera struttura ai privati un anno fa.

«Quando si è diffusa la notizia che le cinque palazzine erano state cedute a due aziende per oltre due milioni di euro- afferma il consigliere della seconda municipalità Alessandro Campisi- un intero quartiere ha tirato un grosso sospiro di sollievo. Per Picanello questo rappresentava la fine di un incubo fatto di degrado ed abbandono. Il problema è che, da oltre un anno, qui non si vedono operai o mezzi meccanici per eliminare le montagne di spazzatura accumulate sotto i portici ed ora temiamo che non ci libereremo mai di questa bruttura».

Da qui la richiesta di un piano di sviluppo per una vasta area oggi penalizzata da incompiute e problemi di ogni tipo. Sotto le palazzine di via Bernini la zona è transennata da anni. Una soluzione che non può essere considerata definitiva e che danneggia un quartiere a forte vocazione commerciale. Non solo, le barriere non impediscono alla gente di vedere uno spettacolo indecoroso fatto di spazzatura e montagne di vecchi stracci.

«Sul destino dell’intero immobile negli ultimi 20 anni si sono fatte tante ipotesi ma, ad oggi, l’unica certezza- sottolinea la consigliera della II municipalità Adriana Patella- è lo spreco di denaro impiegato per cercare di pulire l’impianto, murare porte e finestre del piano terra ed istallare una ragnatela di inferriate per impedire a chiunque di accedervi. Non solo, incompiute generano altre incompiute visto che, dall’altra parte della strada, Picanello aspetta la sua “città-giardino”. Un terreno abbandonato che dovrebbe lasciare spazio alle bambinopoli, ad un teatro e ad un playground».

Un progetto sposato da tutta Picanello per un sogno bellissimo che oggi contrasta con una realtà fatta di degrado ed abbandono. Un piano di lavoro che, chiedono i due consiglieri circoscrizionali, dev’essere assolutamente recuperato per dare a questa parte di Picanello maggiore vivibilità e sicurezza.

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