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Morto dopo il pestaggio dei buttafuori, a Catania l'addio a Galvagno

Giuseppe Galvagno

CATANIA. Sono stati celebrati stamattina, in forma riservata, nella chiesa San Luigi di Catania i funerali di Giuseppe Galvagno, il 50enne trovato morto il 3 settembre scorso vicino a una discoteca del quartiere Eur a Roma.

Per la sua morte sono in carcere tre buttafuori del locale accusato di averne procurato il decesso picchiandolo. Nella chiesa c'erano i familiari e gli amici di Galvagno, la cui salma sarà tumulata nel cimitero del capoluogo etneo.

Galvagno, secondo le ricostruzioni, è stato preso a calci e pugni fino a essere lasciato agonizzante per strada. Quando la compagna lo ha trovato privo di sensi ha cercato di rianimarlo e ha dato l’allarme al 118. Purtroppo i soccorsi sono stati inutili e l’uomo è arrivato in ospedale ormai senza vita. In poche ore i carabinieri del nucleo investigativo del Reparto Operativo di Roma e della compagnia Eur hanno fatto luce sulla vicenda e fermato 5 buttafuori del per omicidio volontario.

L’allarme è scattato all’1.30 della scorsa notte quando il 50enne è stato trovato in un parcheggio vicino alla discoteca San Salvador, in via dell’Oceano Atlantico, nel quartiere Eur. Sul corpo evidenti segni di percosse. A quanto ricostruito finora, sembra che Galvagno si sia recato ieri sera nel locale del quartiere Eur assieme alla compagna, un’infermiera che lavora in un ospedale della Capitale ed è più giovane di lui di qualche anno. Durante la serata, probabilmente a causa di qualche bicchiere di troppo, ha avuto una discussione con un altro cliente della discoteca. A scatenarla forse qualche apprezzamento fatto alla donna di quest’ultimo o un urto accidentale.

Così Galvagno è stato cacciato dal locale da due buttafuori. Poi, secondo la ricostruzione degli inquirenti, all’esterno della discoteca sono arrivati altri tre addetti alla sicurezza e in cinque lo avrebbero pestato colpendolo a calci e pugni. Quando la compagna 45enne della vittima, che si era allontanata per andare a prendere la macchina, è tornata davanti al locale non lo ha visto. Poco dopo l’ha trovato agonizzante in un parcheggio vicino e ha dato l’allarme al 118.

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