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Maltrattamenti in un ospizio a Bronte, a giudizio prete di 87 anni

Il tribunale di Catania

CATANIA. Il Gup di Catania, Giovanni Cariolo, ha disposto il rinvio per maltrattamento e abbandono di incapaci del sacerdote Luigi Minio, di 87 anni, presidente della fondazione «Istituto San Vincenzo dè Paoli - Padre Marcantonio», noto come «Ospizio dei vecchi di Bronte», e di quattro dipendenti. La struttura, che ospita anziani, è un ente ecclesiastico.

Agli atti dell’inchiesta della Procura di Catania, avviata dopo esposti, sono confluite indagini dei carabinieri della compagnia di Randazzo e del Nas del capoluogo etneo. Le parti offese nel procedimento sono 62. A giudizio con padre Minio sono stati rinviati anche Vincenzo Greco, di 37 anni, Vincenzo Lembo, di 38, Renato Minio, di 43, e Rita Riolo, di 49. L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro e dal sostituto Rosaria Molè. La prima udienza si terrà il 12 marzo davanti la seconda sezione del Tribunale penale in composizione monocratica.

I cinque sono accusati dalla Procura di «maltrattamenti agli anziani ospiti della casa di riposo, rendendo la loro vita particolarmente penosa e dolorosa aggredendoli verbalmente con ingiurie e minacce, non assicurando loro adeguati e sufficienti pasti». Due degli indagati avrebbero anche «costretto dei disabili a consumare i pasti in una stanzetta ripostiglio» e usando nei confronti di quattro ospiti «violenza fisica consistita in spintoni schiaffi e pugni».

La Procura contesta anche «condizioni minime di assistenza agli anziani, condizioni igieniche insufficienti e personale qualificato per l’assistenza, come la presenza di un solo operatore per 61 ospiti la notte». Al sacerdote è contestata anche «l'omessa comunicazione all’autorità di Ps dall’ingresso nella struttura delle generalità complete delle persone alloggiate».

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