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Fondi Ue per una mostra mai realizzata, sequestro da 63 mila euro a Catania

E’ scattato un sequestro da 63 mila euro a Palermo nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Milano su una truffa riguardante finanziamenti europei. La guardia di finanza, su provvedimento emesso dal gip del capoluogo lombardo, nei confronti di Antonino Concetto Rosario Raciti, residente a Linguaglossa e rappresentante dell'associazione culturale Ast Servizi con sede a Catania.

Dopo un esposto del dipartimento regionale dei beni culturali le fiamme gialle  hanno scoperto che Raciti  avrebbe ottenuto nell'ambito del programma operativo Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2007-2013, un finanziamento di oltre 180.000 euro, dei quali  63.000 erogati nella prima tranche per realizzare a Catania un impianto espositivo museale su "I Castelli di Federico II di Svevia in Sicilia".

Raciti avrebbe presentato al dipartimento un’istanza di partecipazione per la concessione di aiuti in regime “de minimis”  di aiuti economici concessi dall’Unione Europea entro il limite massimo di 200.000 euro, allegando alla sua domanda contratti di comodato d’uso risultati totalmente fittizi. Sui contratti sarebbero state riportate firme false di ignari proprietari di immobili che l’istante si era impegnato a utilizzare per la realizzazione del museo. I contratti avrebbero riportato simboli e contrassegni contraffatti dell’Agenzia delle Entrate di Catania, estremi di registrazione riconducibili a contratti d’affitto completamente diversi da quelli presentati nella domanda di finanziamento.

Il procedimento penale è stato iscritto, per competenza territoriale, presso la Procura della Repubblica di Milano, poiché le somme concesse sono state accreditate nel corso del 2013 su di un conto corrente acceso presso una banca milanese.

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