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Mafia, andranno al comune di Giarre i beni confiscati

Andranno al comune di Giarre i beni confiscati alla mafia. Soddisfatto il sindaco Angelo D'Anna: «Mai accaduto finora, avranno fini sociali. L’amministrazione comunale ha voluto avvalersi delle opportunità fornite dalla legislazione vigente per destinare beni confiscati ai fini di utilità sociale e contribuire a dare attuazione ad un principio di legalità”.

Inoltre, il sindaco ha anche firmato una richiesta di accreditamento alla specifica piattaforma per ottenere l’assegnazione di beni mobili confiscati alla criminalità organizzata. "Mediante tale procedura intendiamo procedere per acquisire nel patrimonio del Comune beni mobili quali autocarri, automobili, mezzi movimento terra, per destinarli ad un uso quotidiano al servizio della città”.

Con due decreti emessi il 12 luglio scorso, l'Agenzia del patrimonio ha tolto alla criminalità organizzata e ha assegnato all'ente circa quattromila metri quadrati di terreni e la metà di un immobile nella zona di Miscarello, terrazza naturale di Giarre sulla costa ionica etnea, confiscati alla mafia nel 2016 (complessivamente di 51 metri quadrati) composto da due vani e mezzo e di altre piccole parti di appezzamenti nella zona collinare della frazione Miscarello.

Nessuna precisazione specifica viene data sulla localizzazione dei beni per evitare che possano essere oggetto di occupazioni abusive o altri atti da parte dei precedenti proprietari o di persone a loro vicine. Spiega il primo cittadino: «Sono beni in comproprietà di cui al Comune spetta una parte che verrà stabilita con precisione da un funzionario dell'agenzia nazionale che verrà qui prossimamente. Nostro compito sarà quello di metterli nelle condizioni di poterli adoperare per finalità sociali, al massimo fra sei mesi o un anno».

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