Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Presunte irregolarità ai test di accesso all'Università di Catania, l'Ateneo: "Controlli rigorosi"

Superano tutti i controlli in maniera regolare, ma quando vengono trasferiti in un padiglione differente, uscendo dall’edificio, ripassano dai metaldetector che suonano incessantemente, ma nessuno effettua i dovuti controlli né verifica nuovamente l’identità dei candidati. È successo a Catania, ai test d’accesso per Medicina e Odontoiatria,  a comunicarlo in una nota è lo studio legale Leone-Fell.

“Ho provato i Test d’accesso per Medicina a Catania – racconta uno dei candidati che preferisce restare anonimo – e dopo i controlli di rito siamo stati accompagnati in un padiglione. Qualche minuto dopo, visto che l’aria condizionata non funzionava, ci hanno fatto spostare in un altro padiglione, passando dall’esterno dell’edificio, dove c’era tantissima gente, tra cui i nostri amici e parenti. Siamo entrati nel nuovo plesso e siamo passati nuovamente dai metal detector che suonavano, ma nessuno ha controllato che non avessimo con noi cellulari, auricolari o altri dispositivi, né hanno verificato la nostra identità. In quel frangente potrebbe essere successo di tutto, persino che qualcuno sia entrato al posto di qualcun altro! Ho chiesto che venisse messo a verbale e non me l’hanno consentito, deridendomi. Ho fatto chiamare persino il presidente di commissione e anche lui si è rifiutato di far mettere a verbale l’accaduto”.

“Questo è uno degli episodi più gravi finora registrati – dichiarano gli avvocati Francesco Leone e Simona Fell che seguiranno i ragazzi di Catania che hanno denunciato l’accaduto. Aver trasferito un gruppo di ragazzi da un padiglione all’altro senza ripetere i controlli è un’irregolarità che va contro tutti i principi di una selezione pubblica. Non solo potrebbero essere stati introdotti dispositivi elettronici, quali smartphone o smartwatch con il quale collegarsi a internet e cercare le risposte ai quesiti, ma altre persone avrebbero potuto affiancarsi o addirittura sostituirsi ai candidati”.

"Nel padiglione C2, sett. V, del complesso fieristico Le Ciminiere di Catania, a seguito del mancato funzionamento dei condizionatori, il presidente della Commissione, Agostino Palmeri, sentiti lo staff organizzativo e lo staff di prevenzione e sicurezza e preso atto delle continue lamentele dei candidati sull’eccessiva temperatura nei locali, ha autorizzato lo spostamento dell’intero settore presso il primo piano del padiglione F1, adeguatamente condizionato", è quanto si legge in un comunicato dell'Università di Catania.

"Ciò al fine di evitare malori dovuti all’eccessiva temperatura, considerata la lunga permanenza prevista per lo svolgimento della prova e, chiaramente, tutelare la parità di trattamento tra i candidati. Si precisa che al detto settore erano assegnati i candidati più anziani (nati dal 1935 al 1994). I candidati, a piccoli gruppi, sono stati pertanto trasferiti presso il padiglione F1, utilizzando esclusivamente le vie interne del complesso. Tale trasferimento è avvenuto sotto l’attento e diretto controllo della commissione d’aula e del personale di vigilanza che ha accompagnato i candidati con compiti di sorveglianza. Al percorso seguito durante il trasferimento era stato inibito l’ingresso dall’esterno, pertanto non è stato possibile alcun contatto tra candidati ed estranei. Tutto il trasferimento è avvenuto nei tempi previsti e il concorso è iniziato puntualmente senza nessun tipo di disservizio. Si precisa che i candidati non sono rientrati in possesso dei loro effetti personali, che sono rimasti in custodia presso il deposito bagagli del padiglione C2, ove erano stati identificati e controllati. La Commissione ha puntualmente riportato quanto accaduto nel verbale d’aula. L’ingresso dei candidati al padiglione F1 ha comportato il passaggio dai metal detector, che si "allarmavano" a causa degli indumenti ed oggetti consentiti, come cinture, orecchini, portafogli etc., dei candidati, del personale di vigilanza e dei membri della commissione d’aula. Si esclude che vi sia stato alcun contatto tra i candidati e estranei al concorso, durante il detto trasferimento. Prima dell’inizio della prova non si è registrata alcuna lamentela. Si precisa altresì che il personale e la commissione, come per tutti gli altri settori, hanno attentamente vigilato sul corretto andamento del concorso".

Caricamento commenti

Commenta la notizia