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Emergenza abitativa, Catania si sveglia tappezzata di striscioni contro gli sfratti

"Stop a sfratti e sgomberi": Catania oggi si è svegliata tappezzata di striscioni con slogan vari sull'emergenza abitativa in cui versa la città. Ecco le immagini.

A chiedere il blocco degli sfratti è una rete locale di associazioni, comitati e sindacati degli inquilini, che da Emergency al Sunia, in contrapposizione con la circolare del ministero dell'Interno sulle occupazioni abusive di appartamenti ed edifici.
Il "problema della casa" è una delle piaghe sociali più sentite nel capoluogo etneo. Negli ultimi due anni il numero di sfratti per morosità è aumentato: l'ultimo rapporto parla di quasi 4 mila richieste di sfratto e oltre 6 mila famiglie da anni in attesa di un alloggio popolare.

"È chiaro che il problema non sono gli “abusivi” come dichiarato dal Ministro degli Interni ma la povertà crescente - dicono i rappresentanti della rete di associazioni -. La circolare, infatti, tenta di velocizzare le esecuzioni di sfratto e sgombero su tutto il suolo nazionale senza provvedere in alcun modo alla sistemazione delle migliaia di famiglie che si trovano nella condizione di occupare casa o non poter pagare l’affitto".

Le associazioni chiedono politiche nuove centrate sulla lotta a povertà ed emergenza abitativa: "Deve essere una priorità per la nuova amministrazione", aggiungono.

Intanto Catania, in una classifica da poco emersa, risulta essere terza in Italia per numero di case vuote: il 20% di quelle censite, circa 28.591.

Le associazioni e i sindacati annunciano proteste: sabato 6 ottobre, alle 18, ci sarà
un presidio cittadino in piazza Alcalà, ai piedi dell'ex Mulino Santa Lucia, immobile che dopo le vicende giudiziarie è rimasto inutilizzato e che, sostengono gli organizzatori del sit-in, "potrebbe dare casa a centinaia di famiglie".

A. S.

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