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Mafia a Catania, ecco i beni confiscati al boss Nizza. E scatta la sorveglianza speciale

Beni confiscati dalla Dia di Catania a Salvatore Nizza, 46 anni, appartenente all'omonimo gruppo, affiliato alla famiglia mafiosa di cosa nostra catanese Santapaola-Ercolano, attivo nel rione di Librino.

Sono stati confiscati sei appartamenti costituenti diverse palazzine ristrutturate elegantemente nel quartiere San Cristoforo di Catania e due autovetture.  Il valore dei beni confiscati a Salvatore Nizza è stato complessivamente stimato in 1,5 milioni di euro.

Con lo stesso decreto è stata applicata a Salvatore Nizza  la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di polizia con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza per tre anni con obbligo di presentazione bisettimanale all’autorità di polizia e il versamento, a titolo di cauzione, di 3.000 euro da versare entro novanta giorni dalla esecuzione del provvedimento.

Il provvedimento è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Catania in accoglimento della proposta di applicazione di misura di prevenzione patrimoniale avanzata dalla locale Dda, diretta dal procuratore Carmelo Zuccaro.

Salvatore Nizza e i fratelli Andre Luca, di 32 anni e Daniele di 41 anni e Giovanni di 45 anni (collaboratore di giustizia) hanno numerose condanne a loro carico in primo e secondo grado di giudizio per estorsione, associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, violazioni alla normativa in materia di armi e omicidio.

Il gruppo malavitoso dei fratelli Nizza  ha avuto il monopolio delle piazze di spaccio di sostanze stupefacenti a Catania nel quartiere Zia Lisa e nel quartiere San Cristoforo e in altre aree della città, secondo quanto è emerso dalle operazioni Carthago, Fiori Bianchi e Spartivento.

 

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