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Etna, scossa di terremoto 4.8 in piena notte: danni, crolli e 28 feriti. Una famiglia: "Vivi per miracolo"

Una forte scossa, crolli, feriti. In diversi paesi dell'Etna e anche a Catania è stata una notte di paura. Un sisma di magnitudo 4.8 è stato registrato alle 3:19 a nord del capoluogo etneo, tra Viagrande e Trecastagni. La superficialità dell'ipocentro del sisma, a solo un chilometro di profondità, ha contribuito ad amplificare l'effetto della scossa, che è stata nettamente avvertita anche a Taormina, nel Siracusano e nel Ragusano.

È dal Centro Coordinamento Soccorsi (Ccs) allestito in Prefettura, che funzionari, dirigenti e tecnici di Protezione Civile e del Genio Civile di Catania stanno costantemente monitorando le zone colpite dal sisma della scorsa notte. Restano Zafferana Etnea (con la frazione di Fleri), Acireale (con la frazione di Pennisi), Aci Sant'Antonio, Aci Catena, Aci Bonaccorsi e Santa Venerina i paesi maggiormente colpiti dall'evento. Il sisma ha danneggiato anche la Chiesa madre di Aci Sant'Antonio. Sono circa 15 le abitazioni private danneggiate a Santa Venerina.

"Siamo vivi per miracolo", ripetono ai cronisti e ai soccorritori. Sono componenti una famiglia di quattro persone - madre, padre e due figli minori - che hanno visto crollare le pareti della loro casa. "Eravamo a letto - ricostruisce il capo famiglia -, ci siamo svegliati di soprassalto e visto le pareti crollarci addosso. Per fortuna i mobili ci hanno protetti dalle macerie: siamo vivi per miracolo".

Sono 28 le persone che hanno fatto ricorso alle cure mediche del pronto soccorso degli ospedali. Dieci sono state soccorse da ambulanze, altre 18 si sono presentate da sole. La maggior parte ha ferite lievi, alcuni si sono presentati sotto choc o colpiti da attacchi di panico. Due i codici gialli al Cannizzaro di Catania per ferite dovute alla caduta di calcinacci e altri oggetti: una 70enne di Pennisi (frazione di Acireale) con fratture costali, contusioni e schiacciamento toracico e lombare, che è stata ricoverata nel reparto di Medicina e Chirurgia di Accettazione e Urgenza, dove è costantemente monitorata; un 71enne della zona di Fleri (Zafferana Etnea) con un trauma cranico non commotivo, che è stato trattenuto in osservazione.

Tracciato un primo bilancio provvisorio dei danni, con i crolli di muri e case e danni a chiese, soprattutto a Fleri, frazione di Zafferana Etnea, e della chiusura a scopo precauzionale del tratto tra Acireale e Giarre dell'autostrada A18 Catania-Messina, per lesioni presenti sull'asfalto della carreggiata vicino ad Acireale. Disposti sopralluoghi delle strutture e la messa in sicurezza anche delle chiese.

Dopo la forte scossa di magnitudo 4.9 con epicentro nella zona di Viagrande (Ct) alle ore 3.19, nel Catanese sono state 25 le scosse di terremoto, fino alle 19, nella zona che va da Milo a Zafferana Etnea, da Sant'Alfio a Ragalna. La magnitudo massima è stata di 3.0 a Sant'Alfio alle 14.14. Intanto, alle 18.48 una scossa di terremoto di magnitudo 3.5  è stata registrata al largo delle Eolie.

Sospesa per oltre 5 ore, dalle 3.20 e fino alle 8.50, la circolazione ferroviaria sulle linee Messina-Siracusa e Catania-Palermo. E' stato attuato il protocollo di sicurezza in caso di sisma ed i tecnici di Rfi hanno effettuato un sopralluogo in particolare tra Taormina e Lentini e fra Bicocca e Caltanissetta. Tre treni regionali sono stati sostituti da autobus e due intercity hanno accumulato mezz'ora di ritardo.

Il prefetto Sammartino ha fatto aprire scuole e palestre comunali per accogliere le persone che non possono o non vogliono rientrare nella propria casa, perché inagibile o per paura. L'assistenza è stata delegata alla Croce rossa.
Per un sopralluogo nelle zone colpite dal terremoto si sono alzati in volo elicotteri della marina militare, della guardia costiera, di polizia, carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco. Il prefetto di Catania ha disposto per il sistema di sorveglianza e di messa in sicurezza un massiccio dispositivo di intervento con tutti gli uomini a disposizione, in coordinamento con il Dipartimento nazionale della protezione civile e quelli regionale e comunali.

A Pennisi si sono registrati dei crolli nella chiesa del paese, ma senza danni alle persone. Mentre a Zafferana Etnea una casa di riposo per anziani è stata abbandonata dagli 'ospiti': la struttura presenta delle lesioni e i pensionati si rifiutano di rientrarvi. Altre antiche costruzioni sono crollate sempre a Fleri, Santa Venerina e Zafferana. In molte case le suppellettili sono 'volate' da mensole e vetrine e sono cadute a terra, aumentando il senso di paura tra gli abitanti dei locali. In molti paesi la gente è scesa per strada e soprattutto le famiglie con bambini hanno deciso di trascorrere la notte in auto per sicurezza.

Nella notte la terra sull'Etna ha tremato diverse volte. Tutti eventi riconducibili all'eruzione in corso da due giorni sull'Etna, che ha fatto registrare un'ulteriore impennata dei valori dei tremori dei suoi condotti magmatici interni, segnale della presenza di grande 'energia' e di magma in movimento che spinge sulle pareti dell'edificio vulcanico.

Intanto il capo del Dipartimento della protezione civile nazionale Angelo Borrelli e il prefetto di Catania Claudio Sammartino hanno sorvolato con un elicottero le zone colpite dal terremoto per un sopralluogo dall'alto.

Borrelli ha annunciato l'arrivo di un Team della Protezione civile che opererà a supporto dei comuni delle aree colpite. "Il Dipartimento  - ha spiegato - continua a seguire l'evolversi della situazione attraverso la Sala situazione Italia in stretto raccordo con gli enti di ricerca e le strutture operative sul territorio".

Piovono messaggi dalle istituzioni. Il premier Giuseppe Conte su Twitter commenta: "Seguo gli sviluppi in costante contatto con il capo del @DPCgov Borrelli e con il sottosegretario @vitocrimi. Ringrazio la macchina dei soccorsi che si è subito mobilitata e auguro ai feriti una pronta guarigione". I vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini hanno annunciato che domani faranno visita alle zone colpite dal sisma.

Sono state 190 le telefonate giunte, tra le 3.23 e le 7 del mattino, alla sala operativa del 112, numero unico per le emergenze attivo a Catania. Centocinquanta sono state smistate ai vigili del fuoco e le altre 40 al settore di intervento medico. Lo conferma il coordinatore nel centro, Nicola Le Mura. Gli interventi maggiori sono state richieste di aiuto per crolli, lesioni e per feriti o attacchi di panico.

Ho sentito telefonicamente il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti e il prefetto di Catania Claudio Sammartino. Sui luoghi ci sono gli assessori alla Salute Ruggero Razza e alle Infrastrutture Marco Falcone. La macchina regionale si è subito attivata, ma c'è comunque la necessità di stare allerta per il protrarsi dell'attività sismica e, in ogni caso, pronti a ogni eventualità". Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

La Regione, dopo la riunione che si è conclusa in prefettura a Catania, coordinerà un tavolo per valutare l'ospitalità alberghiera e in altre strutture degli sfollati e nel contempo sta approvvigionando cento tende da campeggio per eventuali necessità. Dieci dei feriti in ospedale sono ricoverati. La più grave è una signora di oltre ottant'anni, con una frattura più significativa. Allo stato, però, nessuno è in pericolo di vita.

 

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