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Smaltimento illecito di rifiuti infetti, il tribunale di Catania annulla il sequestro dei beni

Il tribunale di Catania

La quinta sezione penale del Tribunale del riesame di Catania ha annullato il decreto del Gip che disponeva il sequestro di 200mila euro da due conti correnti intestati a Francesco Giannino, titolare della 'Mediterranean shipping agency' di Augusta, indagato nell’ambito di un’inchiesta sullo smaltimento di rifiuti a rischio 'infezioni' da navi di Ong che soccorrevano migranti.

Il collegio, presieduto da Sebastiano Mignemi, ha accolto integralmente la richiesta dell’avvocato Dina D’Angelo e rigettato la richiesta della Procura che aveva sollecitato la conferma del provvedimento.

Il Tribunale ha depositato il dispositivo, ma non ancora le motivazioni della sua decisione.

«Otto euro a sacco», un tariffa concorrenziale per «lo smaltimento illecito di tutti i rifiuti fondato sul trattamento indifferenziato di quelli sanitari pericolosi con quelli comuni solidi urbani». Era quanto aveva scritto il Gip Carlo Cannella nel decreto di sequestro eseguito il 20 novembre 2018 dalla guardia di finanza di Catania.

Per il Gip «la rilevante presenza di numerose navi private coinvolte nell’attività di soccorso in mare, indirizzate per lo sbarco dei migranti in porti italiani, in particolare della Sicilia», si era tradotta «in uno proporzionale aumento del giro d’affari dell’agenzia marittima di Francesco Gianino».

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