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Bancarotte sull'asse Italia-Croazia, parte inchiesta da Catania: un arresto e 10 interdizioni

Riciclaggio, autoriciclaggio, bancarrotta fraudolenta. I finanzieri del comando provinciale di Catania hanno dato esecuzione a un’ordinanza, emessa dal gip del tribunale etneo nei confronti di undici persone, una delle quali in carcere e dieci destinatarie di misure interdittive in quanto responsabili, a vario titolo, di bancarotte fraudolente sia patrimoniali che documentali e reati tributari come sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte e di autoriciclaggio e riciclaggio.

L'operazione arriva nell'ambito di un'inchiesta della locale Procura distrettuale su bancarotte sull'asse Italia-Croazia

Le Fiamme gialle hanno anche eseguito sequestri per equivalente per oltre 10 milioni di euro e l’interdizione dell’esercizio dell’attività d’impresa per un anno nei confronti di quattro società commerciali nazionali e croate.

Tra le persone destinatarie delle misure cautelari, due professionisti catanesi e nove imprenditori.

Il sequestro riguarda disponibilità immobiliari, mobili registrati e finanziarie, i compendi aziendali riconducibili agli indagati per un valore di oltre 10 milioni di euro.

La Procura ha disposto l’interdizione dell’esercizio dell’attività d’impresa per la durata di un anno nei confronti di quattro società commerciali: Food & Catering s.r.l., attiva nella ristorazione con sede a Melilli, Siracusa,  Urbanistika J.D.O.O., attiva nel settore delle costruzioni avente la sede legale a Pula in Croazia, M.a.s. s.r.l. e la M.a. Managment D.O.O., entrambe operanti nel lavaggio industriale, la prima con sede a Catania e la seconda in Croazia; per la M.a.s. s.r.l. il gip ha nominato un commissario giudiziale per consentire la prosecuzione delle attività.

 

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